L’errore base dell’Intensivo di Illuminazione è che il partecipante crede lo stato dell’esperienza diretta, quando diventasse continuo, è la realizzazione.
La realizzazione è spostare l’identità dalla persona (ad esempio Sergio) alla Pura Coscienza.
Questo ha delle conseguenze. Esiste il tempo nella Pura Coscienza? Il prima e il dopo? Esiste la distanza nella Pura Coscienza? Qualcosa è più vicino e qualche altra più lontano? Esistono differenziazione e separazione nella Pura Coscienza? Quando si è nell’identità della Pura Coscienza, tutte queste cose continuano ad apparire, ma sono viste come un sogno e non spostano il realizzato dall’identità della Pura Coscienza (o Puro Essere; Essere e Coscienza sono sinonimo a quel livello) che è la Vera Identità!
Quando si è nell’identità di Pura Coscienza, la forma corpo-mente va attraverso degli stati mutevoli: la persona del realizzato mangia, cammina, parla, dorme, sogna, entra in vari stati di assorbimento (samadhi) ecc., ma l’identità ‘Pura Coscienza’ è sempre la stessa, non cambia mai.
I partecipanti agli Intensivi di Illuminazione acquistano un’erronea prospettiva. Essi dovrebbero capire che per la liberazione devono lavorare sull’identità, non sull’ottenimento di esperienze.