— Caro Sergio, ho bisogno di aiuto. Ho un conflitto con mia mamma. Ci lavoro in tanti modi da molto tempo, a volte sembra attenuarsi, ma alla fine riemerge sempre un rancore antico, la rabbia di non sentirmi vista, amata… Mi colloco verso di lei in una identità richiedente, ma lei non è in grado di rispondere alle mie aspettative e il gioco continua…
Sto cercando di amare, ma onestamente quello che emerge è che non riesco a sentire amore verso di lei come madre. Ho solo comprensioni mentali del tipo esserle grata perché mi ha dato la vita, o per tutti i sacrifici fatti per me, o onorare la sua forza, o cercare di vedere il Se in lei… Ma alla fine devo fare i conti con il fatto di non sentire amore verso di lei, anzi, lontananza e indifferenza. Mi sembra alla fine che non mi interessi tanto di lei, ormai senza troppa sofferenza, e che essere in conflitto per non provare almeno qualcosa.
Vorrei tanto pacificarmi e liberare lei e me da tutto questo.
— Ti forzi a volerla amare, a volere stabilire una buona relazione con lei, mentre non ve ne sono le condizioni, allora cadi in un loop senza fine. Questa è la trappola in cui si cade con i parenti. Allontanatene, almeno interiormente se non puoi fisicamente, seguendo la tua spontanea indifferenza, e limitati a compiere i tuoi doveri verso di lei se ve ne fosse bisogno.
Il Sanatana Dharma dice che se i genitori hanno compiuto sforzi verso di noi quando eravamo bambini, dobbiamo ricambiare quando essi sono anziani. Ma se il genitore si è disinteressato a noi, non siamo obbligati a prenderci cura di lui. Questo non è il tuo caso, ma ti fa capire che non sei obbligata a sentire particolare amore verso tua madre se lei non ti ha ‘vista’.
Tutto amore, ma a livello periferico, esteriore, siamo diversi e non si possono amare tutti. Si amano a un altro livello, come Sé, ma non necessariamente come persone.
In realtà tu l’ameresti, ma è proprio il rivederla, tentare sempre e nuovamente di stabilire una buona relazione con lei come tu l’intendi, e continuare immancabilmente a fallire, che ti porta alla frustrazione.
È tale dinamica, che parte proprio dalla nostra buona disposizione a stabilire una sana relazione di comprensione e rispetto reciproco, che ci fa rimanere imbrigliati in vecchie dinamiche con genitori e fratelli, cioè con le persone con le quali siamo cresciuti e ci siamo formati.
Puoi fare un po’ di mind clearing per pulire le tue aspettative verso di lei e accettare che non riceverai comprensione da lei, almeno non a livello personale. Per un aspirante del tuo livello è facile, te la cavi in una seduta.
Io ho un sentire simile verso un parente e me ne sono allontanato. . Ho tagliato i ponti con lui, la qual cosa a lui non dispiace affatto – su questo almeno abbiamo un accordo Ma se avesse bisogno offrirei il mio servizio.
Tutto è amore, tutti stanno cercando di amarsi l’un l’altro al meglio che possono. Ma a livello periferico, della personalità, è diverso. Se a quel livello il meglio che possono fare è mettere la gente nelle camere a gas, non è detto che devi provare amore per quelle specifiche forme. Ti stai forzando per dogmi morali respingendo la tua risposta spontanea.
Allontanati da lei, almeno interiormente, se non puoi farlo fisicamente. Non guardare cosa fa Amma. Lei è un’illuminata e non vede più neanche la forma degli esseri, ma solo il Cuore divino di ciascuno. Poi è facile vedere il Sé in tutti se li si abbraccia per qualche secondo. Ma vivere insieme agli altri è altra cosa, richiede ACCORDO.… Swami Lakshmana, un grande Jnani che si realizzò ai piedi di Sri Ramana, chiamava sua madre “la Vecchia”.
Puoi lavorare su tua madre e la vostra relazione a livello sottile (là dove non arrivano le interferenze della personalità), se lo ritieni interessante. In tal caso ti guiderò in una sessione, e poi continuerai da sola se ti fa piacere.
Il problema è che l’amore ci impedisce di confrontare il disaccordo. C’è un accordo assoluto dentro, dato che siamo tutti il Sé, è un disaccordo marcato o totale fuori. Ma il nostro amore non riesce ad accettarlo e cerca la comprensione. Ma la comprensione non viene se c’è disaccordo. Bisogna farsene una ragione: non cercare fuori l’accordo impossibile, e coltivare l’amore dentro.
Non accettare il disaccordo mostra una debolezza della personalità. Un bambino non è in grado di accettare un discordo dei genitori, mentre l’adulto poggia su se stesso. Bisogna vedere questa debolezza e poggiare su se medesimi, accettando il disaccordo con gli altri quando c’è.
Il sentire lontananza e indifferenza verso di lei è relativo al fatto che proietti su di lei una autorevolezza (la MADRE) verso cui tu ha un transfert e nutri aspettative. Ma se fosse una persona qualsiasi non avresti questi problemi. E comunque se lei avesse bisogno ti ci saresti. Togli quella proiezione e quelle aspettative e il problema si risolve.