Ho cercato di dire che quella del samadhi è una fissa, un falso obbiettivo; che anche il samadhi come esperienza specifica è uno stato: arriva e se ne va. Ma subito levate di scudi. “Ma Patanjali dice…” ecc. Quando vedi che tutto quello che attribuivi a te: corpo, carattere, attributi, vizi, virtù, azioni, decisioni, pensieri, memorie, passato presente e futuro ecc. sono tutti processi automatici di causa-effetto, e sono illusori, e che Tu non c’entri niente, sei la sola Realtà, l’origine di tutto il sogno cosmico: QUESTO È IL SAMADHI! Certo l’attenzione si introverte, puoi entrare nel savikalpa samadhi, ma anche quello è uno stato. Quando l’aspirante ha capito chi è, cioè ha avuto delle esperienze del Sé relativamente chiare, il modo più semplice per ottenere la Liberazione è la pratica di Accettare Tutto. ACCETTARE TUTTO quando è con sforzo si chiama sadhana, quando è spontaneo si chiama Liberazione.