il testimone non è colui che sperimenta

— Bella l’Advaita Bodha Deepika, mi mancano da leggere un paio di capitoli. Mi ha colpito molto che il testimone non è colui che sperimenta.

— Mi permetto una notazione: attento ai vocabolari. Quando la scrittura dice che ‘il testimone non è colui che sperimenta’, si riferisce all’esperienza duale. A volte vedi la tua persona che sta facendo qualcosa, o che sperimenta interiormente qualcosa. Ma Sri Atmananda (Krishna Menon), ad esempio, con la parola ‘esperienza’ intende l’unione col Sé.

Ora vi sono due tipi di unione col Sé: savikalpa samadhi e nirvikalpa samadhi. Dalla prima si esce con una forte identità con Ishvara, il Dio-Io, o come lo indicano le scritture, il Dio-persona; e infatti le comunicazioni sono: io sono la luce, sono l’energia, sono l’amore, sono tutto, sono niente… Dalla seconda si esce con un forte senso di non-io, e quindi si sta nella Grazia ma non si sa cosa dire…