Ciao Sergio. Condivido delle esperienze che sono avvenute tra la notte del 2 e il 3 gennaio.
MI ADDORMENTO. Mi risveglio dopo circa due ore, vibrante di una gioia senza causa… Rimango in questo stato. È tutto così naturale, ne vengo assorbita. Ricado nel sonno.
SOGNO. Sono, insieme ad altre persone, nella hall di un hotel di lusso. Gli ambienti sono molto luminosi.Stiamo attendendo l’orario per andare ad un appuntamento ma succede improvvisamente che tutto lo stabile con una parte del terreno circostante, decolla, come fosse una nave spaziale.
La destinazione è un’altra struttura, fantastica, bellissima, tipo quelle che si potrebbero trovare in un film di fantascienza. Entriamo. Sono senza fiato da quanta bellezza mi sta accogliendo; è proprio questa la sensazione che mi attraversa. È una struttura armonica con idee architettoniche innovative, sbalorditive, ambienti spaziosissimi con pareti trasparenti.
Il pensiero dell’appuntamento a cui dovevamo andare riaffiora distogliendomi per un attimo da tutta quella bellezza. Ragiono su come potrei tornare indietro, ma non c’è più nessuna possibilità, perché oltre a non sapere come fare, non esiste la strada per il ritorno.
L’energia del luogo mi riporta al presente e, seguendo un flusso di persone, mi ritrovo in un bellissimo giardino predisposto e organizzato per un meeting. Mi colpisce il fatto che tutte queste persone sono in fila, felicissime di rincontrare e riabbracciare il relatore del meeting. Si respira un elettrizzante euforia nell’aria… Voltandomi mi accorgo che al mio fianco c’è una mia cara amica che mi guarda sorridendo, è Valeria Maffiolini. Con la gioia di esserci incontrate decidiamo di accomodarci ai nostri posti, notiamo che le poltrone sono molto comode e fatte con un tessuto dorato, ma le nostre sono montate su una struttura che ci costringe ad arrampicarci per riuscire a sedere! Riusciamo a sederci. Finisce il sogno.
MI SVEGLIO. Sono le cinque del mattino. Trasudo di una gioiosa leggerezza risplendente. Non avevo mai provato una sensazione come questa.
A questo punto mi sembra di addormentarmi, ma in realtà sono sveglia, vigile e al tempo stesso sto sognando! Ma non è un sogno lucido. Ci sono momenti in cui simultaneamente sono cosciente dei sogni (che si susseguono velocissimi e che non ricordo), della veglia, della beatitudine, della presenza, ed altri momenti in cui scivolo da uno stato all’altro.
Dopo circa due ore mi alzo. Non ho pensieri, non ho riflessi mentali. Ho addirittura provato a impegnarmi per far affiorare ricordi così da suscitare in me una qualche reazione: nulla, tutto il mentale è sbiadito e privo di forza. Da allora la realtà relativa cattura sempre meno la mia attenzione che, con più chiarezza, tende pian piano a rivolgersi all’interno. Quando ciò avviene sorgono lievi movimenti di commozione.
Sono profondamente grata per Tutto Ciò che mi sta accompagnando.