Allieva: — Durante la meditazione ad un certo punto mi sono sentita trascinare via, aspirata da qualcosa verso la nuca. Poi la mente è intervenuta a bloccare e l’esperienza si è interrotta.
Marco Mineo: — Non tenere niente in tasca, cedi tutto, se no sei costretta a pensare a cosa tieni in tasca. Devi abbandonarti e perdere il controllo. Qualsiasi cosa ti porti Shakti lasciati attraversare incondizionatamente. Senti interiormente: “Qualunque cosa accada e ovunque mi porti, va bene”.
Quando questo avviene completamente ti sveli come testimonianza senza forma, chiara e assoluta trasparenza.
Abbandona ogni contenuto della coscienza, finanche il pensiero dell’io, e accorgiti di essere coscienza.
Sergio commenta: — Vi ricordate che da un paio di anni ho l’idea di un lavoro sul nulla/vuoto?
Io ho visto che la stragrande maggioranza degli aspiranti, pur praticando una buona autoindagine, resta col concetto/abitudine che ci siano cose, altri e il loro corpo. Naturalmente ciò mantiene buona parte della loro attenzione sull’illusione. Perciò essi vanno attraverso esperienze dirette e ricadute. Solo i Gradi ce l’hanno fatta, e cioè: Fabrizio, Roberta, Marco e prossimamente Anna.
Io credo che il Maestro dovrebbe suggerire agli allievi la pratica di ricordare continuamente a se stessi che tutte le cose che incontrano i loro sensi sono ‘nulla’, sono fatte della sostanza del ‘nulla’. Con una tale pratica ripetuta e perseverata nel tempo la mente viene purificata e l’aspirante comincia ad avere solo sogni lucidi o non sogna.
Quando non si sogna più o si hanno solo sogni lucidi, non c’è più reincarnazione