Il modo per definire la diade con meno parole possibili probabilmente è:
l’arte di saper ascoltare.
Voi direte: aspetta un momento, c’è il partner che ascolta e quello che parla. Tu stai vedendo solo metà del lavoro.
No, perché quando il partner che parla, mosso dal desiderio d’esser compreso, presenta ciò che ha nel cuore nel modo più chiaro ed esauriente possibile (e ciò non si limita alla sola comunicazione verbale), egli stesso – e qui è la cosa più importante – ascolta e vede i contenuti della propria comunicazione che in genere stanno messi da parte nella mente, inespressi come un foglio accartocciato. Potremmo arrivare a dire che la vera funzione del partner che ascolta è quella ti tenere il partner che parla desto e presenta come vero ascoltatore di se stesso.
Ciò naturalmente richiede sincerità:
1. nell’intenzione di comunicare al partner che ascolta, in primis
2. nei contenuti della comunicazione
3. nei sentimenti che emergono
Per il partner che ascolta sincerità significa:
essere lì totalmente aperto col proprio essere.
Nella diade si ascolta con l’ESSERE, le orecchie svolgono una funzione marginale.