Informazioni su Soham (Sergio Cipollaro)

Vivo ritirato, non cerco pubblicità, non promuovo incontri e seguo solo pochi allievi per volta, ma rispondo a chi mi chiede un parere sulla propria sadhana. Sono contattabile solo per iscritto. Quando, dopo un certo periodo di conoscenza, mi rendo conto che un’aspirante è serio e affidabile, se necessario ci si può sentire anche per telefono. Possa la Benedizione del Sé calare su di voi! ❤

Dio ha i Suoi piani e tutti gli altri progetti seguono in accordo con quelli

L’allievo si lamentò col Guru di avergli causato sofferenza attraverso le sue azioni. “Chi ti ha causato sofferenza?”, rispose il Guru, “Il Guru non è guidato dall’ego, ma dal Sé. Egli è come l’attore che segue, consapevolmente o inconsapevolmente, le indicazioni del Regista divino. Dunque da questa temporanea sofferenza calerà la Benedizione Divina. Il dolore è uno dei mezzi coi quali il Signore ci attira nel Suo Cuore di Grazia. Poi il Guru chiese all’allievo di leggere Continua a leggere →

due visioni dell’evoluzione spirituale a confronto

Shivananda: — In alcuni momenti ho ancora bisogno di sforzo ma se attribuisco a me questo sforzo, cado in inganno. Questo sforzo è Suo. Se lascio o dono questo sforzo al Sé sento che si genera un’autocombustione ❤️🙏 Soham: — Amata, questa è la corretta visione non-duale! Finché c’è il punto di vista egoico, tu come individuo separato compi lo sforzo, ma questo sforzo è separato dal Sé? Niente è separato dal Sé. Perciò tu sei il Sé, lo sforzo è il Sé, Continua a leggere →

tutto è il Sé!

“Dirigi il tuo sguardo all’interno e rendi la tua coscienza assoluta. Dopo aver realizzato la Coscienza Assoluta, guarda all’esterno e realizza che l’universo non è separato dall’Assoluto realizzato”. (Ramana Maharshi, Discorso 311). Dall’Ashtavakra Gita, (vado a memoria): “Come l’aria non è differente all’interno e all’esterno del vaso, così non è differente la coscienza all’interno e all’esterno del corpo”. [Si tratta del versetto 1, 20, magnificamente rielaborato Continua a leggere →

jagrat sushupti – lavorare come addormentati a causa dell’assorbimento nel Sé

Ramana Maharshi, Discorso 313 D. – Ieri Bhagavan ha detto che quando si persegue la ricerca interiore di Dio, il lavoro esteriore continua in maniera automatica. Nella biografia di Sri Chaitanya si narra che preso dall’ardore della ricerca di Krishna (il Sé), durante le lezioni agli studenti dimenticava spesso dove si trovava il proprio corpo e si metteva a parlare di Krishna. Questo aneddoto fa sorgere il dubbio se sia possibile abbandonare senza pericolo il lavoro a se stesso. Non bisognerebbe Continua a leggere →

jagrat sushupti – il sonno nello stato di veglia

Non tuffarti nelle impressioni della mente. Fa’ un passo indietro e distanziati; riconosci l’impressione come una sovrapposizione. Stai o rimani nel Sé. Questo è jagrat sushupti: il sonno nello stato di veglia. La parola ‘sonno’ in questo caso sta ad indicare il relativo assorbimento nel Sé. Pace e Beatitudine costanti nascono da jagrat sushupti, perché jagrat sushupti è la porta verso la stabilità nel Sé. Jagrat vuol dire stato di veglia; sushupti vuol dire sonno senza sogni. Continua a leggere →

una sintetica comparazione tra la scuola di Ramana e quella di Siddharameshwar, Nisargadatta, Ranjit

Nell’impianto teoretico della scuola di Siddharameshwar, Nisargadatta, Ranjit il maestro conduce l’allievo a identificarsi con corpi sempre più espansi. L’allievo conosce già il corpo fisico, il maestro gli mostra il corpo sottile (la mente) e lo invita a conoscere questo corpo che è infinitamente più vasto del corpo fisico. [Questo passo io lo realizzo attraverso il mind clearing. L’allievo all’inizio è molto identificato con credenze ed emozioni limitanti. Quando vede che attraverso semplici esercizi di mind clearing può dissolvere contenuti mentali che prima lo bloccavano, comincia a padroneggiare il corpo sottile]. Ritornando alla scuola di Siddharameshwar, quando l’allievo ha conosciuto il corpo sottile, il maestro lo invita a conoscere il corpo causate che è il Nulla, il Vuoto; questo corpo è enormemente più vasto del corpo sottile e ha il pregio di azzerare tutte le fantasticherie della mente. [Nel mio metodo questo passo si realizza in due modi. 1) Col mind clearing. Attraverso il ripetuto dissolvimento dei contenuti della mente che bloccano il sadhaka, egli a un certo punto vede che dietro la mente c’è il Vuoto, il Nulla. 2) Ponderando lo Yoga Vasistha]. Di nuovo alla scuola di Siddharameshwar. Una volta che l’allievo ha conosciuto il corpo causale, il maestro lo invita a conoscere quello che loro chiamano il Corpo Supercausale e noi chiamiamo Turiya. Questo corpo è la Suprema Conoscenza del Sé, è l’Io Sono Universale. Quando l’allievo ha conosciuto questo corpo il maestro gli dice: “La conoscenza è servita ad eliminare l’ignoranza, ma il Sé è oltre conoscenza e non-conoscenza, oltre essere e non essere; devi abbandonare anche questo corpo. Come fanno ad abbandonarlo? Nisargadatta dice: “Non puoi abbandonare l’Io Sono universale. Rimani avvinghiato ad esso fin quando l’Io Sono non ti lascerà libero”; in più essi praticano neti-neti: io non so no questo, io non sono quello, non sono nulla di ciò che posso percepire. La scuola di Ramana conduce l’allievo a stabilirsi in Turiya attraverso l’indagine “Chi Sono Io?” e invita l’allievo a rimanere aggrappato a questo Io universale. Non è la stessa indicazione che dà Nisargadatta? La differenza di metodo è che una volta conosciuto il Sé in Turiya noi non pratichiamo neti-neti ma iti-iti: Io sono questo, Io sono quello, Tutto è il Sé! Non ci preoccupiamo di andare oltre Turiya perché Turiya – che è samadhi, stato non-duale – ha già in sé i germi della sua stessa trascendenza. Non è la stessa cosa che dice Nisargadatta?: “Rimani avvinghiato all’Io Sono fin quando l’Io Sono ti lascerà libero”. ❤ Per un approfondimento delle basi filosofiche di iti-iti, vi rimando al post “Perché Shankara afferma che l’illusione è Brahman?” pubblicato quest’oggi. Continua a leggere →

perché Shankara afferma che l’illusione è Brahman? – le basi filosofiche di iti-iti

Sri Ramana Maharshi, Discorso 315 Un assistente chiese: “Sri Bhagavan ha detto recentemente che la realtà e l’illusione sono la stessa cosa. Potrebbe spiegarlo?”. M. – I tantrici ed altri che seguono scuole del genere condannano la filosofia di Sri Shankara definendola maya vada, senza comprendere bene quel che vuol dire. Cosa dice Shankara? 1) Brahman è reale, 2) l’universo è illusione, 3) Brahman è l’universo. Egli non si ferma alla seconda proposizione, ma la completa Continua a leggere →

come si dovrebbe procedere sulla via della realizzazione

Sri Ramana Maharshi, Discorso 249 M. – L’ignoranza (ajnana) si manifesta in due modi: 1) – oblio del Sé, 2) – ostacoli alla conoscenza del Sé. Gli aiuti che si ricevono hanno lo scopo di sradicare i pensieri. Questi pensieri sono il rimanifestarsi delle predisposizioni passate rimaste sotto forma di semi; esse danno origine alla diversità da cui provengono tutti i problemi. Gli aiuti sono: 1. ASCOLTARE LA VERITÀ dal maestro (sravana); 2. RIFLETTERVI SOPRA (manana) e 3. Continua a leggere →

tra i più bei messaggi che ho ricevuto a Natale

Amati Jnanananda e Sohamji, in questi giorni di ringraziamenti e festa il mio cuore è con voi. Non vi ringrazierò mai abbastanza incontrarvi ha fatto la differenza. Brancolavo nel buio, mi avete illuminato la strada. Oggi sono ricolma d’amore, mi sembra di essere una fontana da cui sgorga questo beatifico amore. Mi sento straripare. Questa mattina ho lavorato e pianificato il lavoro dei prossimi giorni, ma non so come ho fatto perché con il cuore ero lì [nel Sé]. Rientrata dal lavoro, Continua a leggere →

dialoghi sul nirvikalpa

raccolta di scritti e dialoghi, con il mio gruppo, sul nirvikalpa 1. — Fai meditazione formale? Quanto tempo al giorno? Come la fai? Quali esperienze hai? — La faccio la mattina presto. Se riesco faccio due sessioni di 45 minuti intervallate, altrimenti ne faccio una di un’ora. Che esperienze ho? Sono nel Se ma non come di giorno; sono più libera dal corpo, alcune volte mi sento il vuoto. Permane quasi sempre una sorta di mente che sono io ma non è quella deviante, è una mente che Continua a leggere →