Informazioni su Soham (Sergio Cipollaro)

Vivo ritirato, non cerco pubblicità, non promuovo incontri e seguo solo pochi allievi per volta, ma rispondo a chi mi chiede un parere sulla propria sadhana. Sono contattabile solo per iscritto. Quando, dopo un certo periodo di conoscenza, mi rendo conto che un’aspirante è serio e affidabile, se necessario ci si può sentire anche per telefono. Possa la Benedizione del Sé calare su di voi! ❤

che significa “stai nel samadhi come meglio puoi”?

Gli aspiranti non sanno come uscire dalla dualità, perché anche tutta la sadhana con sforzo è fatta dall’ego. Se ci si propone: “Ogni giorno che passa diverrò sempre più buono”, l’ego sopravvive tranquillamente. Sopravvive anche come flagellante penitente. L’UNICA COSA CHE DISSOLVE L’EGO È IL SAMADHI! Possiamo dire che tutta la sadhana prima del samadhi ha valore solo in quanto preparatoria al samadhi. Anche nell’ottuplice sentiero di Patanjali, per quanto diversissimo dalla Continua a leggere →

immergiti nel Cuore e stai lì nel samadhi come meglio puoi

Immergiti nel Cuore e stai lì nel samadhi come meglio puoi. Gradualmente l’io individuale si dissolverà, e questo è tutto. Il Cuore sei tu in quanto Unità col Tutto. L’Unità col Tutto comprende manifesto e immanifesto, conosciuto e ignoto... Tutto, nulla escluso. Tutta la manifestazione sta in potenza nel Cuore sotto forma di Luce della Pura Coscienza. Quando dal Cuore emerge il pensiero-io (l’io individuale), la Luce della Pura Coscienza passa attraverso la mente portata Continua a leggere →

sottometti sempre l’ego al sé. sottomissione vuol dire immergersi nella Sorgente

Sri Ramana Maharshi, dal Discorso 201 Delle signore chiesero l’opinione del Maharshi sullo yoga di Sri Aurobindo. M. – Aurobindo consiglia la totale sottomissione. Facciamo prima questo e attendiamo i risultati; allora, ma non prima, potremo discutere del seguito. A coloro che non si sono ancora sbarazzati delle loro limitazioni, non serve a nulla discutere di esperienze trascendentali. Imparate prima di tutto cosa s’intende per sottomissione. Vuol dire immergersi nella Sorgente dell’ego. Continua a leggere →

come abbandonandosi all’unione samadhica col Sé, cioè a Turiya, la mente venga ‘naturalmente’ distrutta

Non si è più né uomo, né donna, né Dio, né vacuità… solo un Nulla Assoluto. Tutto fluisce, quello che arriva in seguito non dipende da ‘me’. Mahasara Commento di Soham Per Nulla Assoluto, Mahasara non intende un oggetto che si presenta come un Nulla Assoluto col quale ella si identifica, bensì l’assenza di concetti, cioè l’ASSENZA DI MENTE. A dispetto dei timori della scuola di Siddharameshwar, Nisargadatta e Ranjit, riguardo al fatto che un presunto jnani rimanga intrappolato Continua a leggere →

l’esperienza ininterrotta del Sé

Sri Ramana Maharshi, Discorso 307 Il signor Shamanna di Mysore chiese a Sri Bhagavan: “Potreste spiegarmi il significato di aham sphurana (la luce dell’Io-Io). M.: Durante il sonno l’ ‘io’ non viene percepito. Al risveglio l’ ‘io' viene percepito associato al corpo, al mondo e al non-sé in generale. Così associato, l’ ‘io' si chiama aham vritti. Quando l’aham [l’io] rappresenta soltanto il Sé, allora è l’aham-spurana. È lo stato naturale dello Jnani, che viene chiamato Continua a leggere →

l’identità con il Sé è una comprensione non un sentimento

Quando non si è in grado di vedere che l’esperienza del mondo relativo non è separata da noi, si cade nella trappola di legarsi alle esperienze spirituali realizzate durante la meditazione. Mettiamo che in meditazione avete vissuto una pace immutabile e trascendentale. Uscite dalla meditazione e volete mantenerla. Ma dato che le esperienze mutano, non vi riuscite; anzi diventate furiosi col vigile che vi ha fatto la multa. Allora confliggete con tutto ciò che succede fuori dalla meditazione Continua a leggere →

un’annunciazione dello stabilirsi nel Sé

Alberto: — Caro Maestro, sto lavorando tanto col protocollo del Vademecum per la Liberazione. Il rendermi conto di non essere separato dall'esperienza pian piano si amplia, e si amplia anche il rilevare che c’è una parte dell’esperienza che non cambia. È come se il Sé si sentisse sempre più nell’esperienza, e così viene da includere tutto. C’è pace. C’è una bella sensazione di rilassamento e di inclusione di tutta l’esperienza nel Sé. Ho fatto un sogno, breve ma intenso. Ero Continua a leggere →

ancora la grazia di un’illuminazione

Mahasara, Laura Manfredi, di recente ha attraversato una crisi: metteva in dubbio di essere nel Sé. Sta un tre giorni male, con mal di testa… Da dove nasce il suo dubbio? Dal fatto che mentre svolge i lavori domestici, non sa di essere, né si accorge di ciò che fa; è come se quelle azioni non la riguardassero. Poi fa un’indagine retrospettiva e si accorge che era sempre stata nel Sé, nella non-dualità. Ieri va a letto desiderando di avere un sogno. Ne ha due; non due sogni freudiani di Continua a leggere →

il protocollo del Vademecum per la liberazione in forma estesa

Qualcuno a incontrato difficoltà a identificarsi con la parte che non cambia, allora ho formulato il protocollo del Vademecum per la Liberazione nella forma più estesa: 1. Senti l’esperienza che stai vivendo in questo momento. 2. Renditi conto che non sei separato dall’esperienza. 3. Renditi conto che c’è una parte dell’esperienza che non cambia. 4. Renditi conto che la parte che non cambia sei Tu. 5. Stai in Quello (la parte che non cambia che sei Tu). Ripetitivo da 1 a 4. Vi Continua a leggere →