Informazioni su Soham (Sergio Cipollaro)

Vivo ritirato, non cerco pubblicità, non promuovo incontri e seguo solo pochi allievi per volta, ma rispondo a chi mi chiede un parere sulla propria sadhana. Sono contattabile solo per iscritto. Quando, dopo un certo periodo di conoscenza, mi rendo conto che un’aspirante è serio e affidabile, se necessario ci si può sentire anche per telefono. Possa la Benedizione del Sé calare su di voi! ❤

Bhagavad Gita, capitolo II, verso 55

Krishna: “Quando un uomo ha abbandonato completamente tutti i desideri della mente, del tutto soddisfatto nel Sé, soltanto dal Sé, allora viene considerato stabilito nella saggezza”. Commento Quando tutte le vasana (spinte della mente) sono state bruciate dalla consapevolezza del Sé, ha luogo Manonasa, la dissoluzione dell’identificazione con la mente. La corda del secchio è stata recisa, ci si stabilisce nel Sahaja Samadhi, lo stato naturale.   Continua a leggere →

Cerca la Vera Natura e Abbandonati ad Essa

— La bambina si è smarrita. L’attenzione è stata coinvolta nel corpo e nella mente. Il Sé è sempre presente, la Bhakti inonda le esperienze, ma la forza dell’ego è evidente. C’è questa personalità che non è mai abbastanza… — Ti sei coinvolta con la mente. Cerca la Vera Natura come dal vocale e abbandonati ad Essa: Se ti abbandoni alla Vera Natura, si apre un canale tra te e Lei. E lei ti guiderà, ti insegnerà, senza bisogno di passare dalla mente. Fallo subito Continua a leggere →

c’è il sole e delle persone, ossia: kevala nirvikalpa samadhi

Shivananda — Ti mando i tre sogni di questa notte. 1) C’è il sole e delle persone. C’è tutto bianco, come se fosse brinato. Queste persone sembrano entusiaste. Si vogliono gettare nel canale che c’è qui per scivolare giù in discesa. “Venite a casa mia!”, dico, “C’è una carraia bella dritta, lì si scivola giù bene”. Si buttano tutti dentro. C’è anche mia figlia, ma non è adulta, la vedo come una bimba piccola. A un certo punto c’è una corrente d’acqua forte come Continua a leggere →

giorni dopo essersi stabilita nel Sé

In questi giorni mi sento colma d’amore, sento che le persone agiscono per amore, anche nelle azioni più impensabili. Mi capita di gioire di un’intimità leggera e delicata per qualcosa che vedo o per una musica che sento. Mi sembra di essere aria ricolma d’amore. Niente mi appare più importante e appagante che stare nel Sé. Shivananda COMMENTO DI SOHAM Com’è possibile una trasformazione così radicale in soli pochi giorni? È perché stare nel Sé significa Abbandono totale. Dacci Continua a leggere →

non coinvolta e non taccata da nulla

Stabili nel Sé non coinvolti e non taccati da nulla, si supera qualunque percezione pur rimanendo perfettamente coscienti di ciò che c’è. Il testimone, ultimo trasparente e sottile velo di illusione, viene riassorbito nella testimonianza che – essendo testimonianza e ciò che viene testimoniato della stessa sostanza del Sé – si manifesta come Essere Immortale. Mukti   Continua a leggere →

stabilirsi ininterrottamente nella vera natura

C’è uno spazio di Quiete che non è un ‘qualcosa’. Non ha niente a che vedere con la mente, col corpo, col mondo… Quindi non trovi un’idea lì: nessuna idea di dover fare qualcosa, o che vi sia un qualcosa, o un’idea di divenire… È ciò che viene chiamata la Realtà con la ‘R’ maiuscola. Poi nella spiritualità le vengono dati dei nomi: nirvana o qualche altra cosa. Però comprendi che non essendo qualcosa, non essendo un’idea, questi nomi sono solo per farsi capire quando la Continua a leggere →

da qualche giorno sono nel Sé in modo continuo

Shivananda (ieri) — Buongiorno Soham. Questa notte ho sognato qualcuno che mi diceva: “Vuoi partecipare anche tu?”. Sentivo che in alto, sopra, fuori, c’era questo fiume-torrente come un vortice circolare. Ci dovevo entrare dentro. “Si, voglio partecipare. Ma come faccio, non ho i mezzi?” rispondo. Questa persona tira fuori quasi magicamente una specie di canoa-kajak. “È nuovo” mi dice, “Ti accompagno”. Percorro una specie di tunnel. Vedo tante persone sedute in attesa che Continua a leggere →

perché perdi energia combattendo i pensieri?

A. — È un pregiudizio. Penso che pregiudichino il progresso spirituale e allora tento di respingerli concentrandomi sul mio lavoro o ascoltando qualche audiolibro di Advaita. S. — No, devi osservarli, altrimenti non ti molleranno mai. Più li respingi, più ti daranno la caccia. Una volta Yogananda chiese al suo Guru, Sri Yukteswar, di raccontargli un episodio della sua infanzia. “Da piccolo ero un bambino vivace.” disse Yukteswar, “Una volta mia madre, per farmi stare tranquillo, minacciò Continua a leggere →