autoindagine

Quelli che hanno sfiducia verso loro stessi hanno più problemi con l’autoindagine, perché rifiutano il loro ‘io’ e quindi non riescono ad immergersi in esso e ad abbandonarsi: lo detestano.

Ma quel senso del loro ‘io’ che appare come un ego separato, identificato con il corpo, in realtà è il Sé, il puro Essere-Consapevolezza universale.

Questi aspiranti vanno incoraggiati, spesso hanno bisogni di mind clearing per sfondare le avversioni maggiori verso loro stessi. Il maestro dà loro stima: innanzitutto vedendoli come Il Sé, ma anche mettendo in luce le loro qualità migliori per farle risaltare in modo che comincino ad autostimarsi. Potete capire il perché di tanti maestri nel nostro gruppo: dimora in Dio e aiuta gli altri a farlo… ti stai sempre rivolgendo al Divino che tu sia introverso o estroverso…

Da qui l’importanza di un sangha, di una famiglia spirituale.