Ramana Gita
Capitolo XVI – La Bhakti
1. Interrogato sulla devozione a Dio, il migliore tra gli uomini, l’infinitamente di buon auspicio Bhagavan Ramana Maharshi così parlò.
2. Il Sé è caro a tutti, null’altro è più caro. Un amore ininterrotto come un filo d’olio è detto Bhakti, devozione.
3. I saggi attraverso l’amore sanno che Dio non è differente da loro stessi. Benché il devoto guardi Dio come separato da sé, egli infine si fonde in Lui e quindi risiede nel Sé.
4. Anche quando senza desiderio l’amore fluisce verso Dio come un filo d’olio ininterrotto, senza dubbio conduce al Sé.
5. Anche se qualcuno si considera di intelligenza limitata e differente da Dio, e fa servizio devozionale al Supremo che tutto pervade come se Egli fosse una Divinità particolare, e Lo prega per liberarsi dalle sofferenze, alla fine raggiunge il Supremo.
7. Anche se il nome e la forma sono sovrapposti al Divino, si trascendono questi nomi e forme attraverso di essi stessi.
8. Quando la devozione è completa, ascoltare [l’insegnamento] una volta è sufficiente. Allora la devozione stessa conferisce la perfetta conoscenza.
9. Quando la devozione non fluisce come un filo d’olio è chiamata devozione intermittente, ma di certo è la base della devozione suprema.
10. La devozione di chi pratica per soddisfare un desiderio non termina con la realizzazione del desiderio. Continua a rivolgersi a Dio per la realizzazione della felicità eterna.
11. La devozione anche quando coesiste con il desiderio, non cesserà con la soddisfazione del desiderio. Darà inizio alla fede nel Supremo e si svilupperà.
12. In questo modo, nel corso del tempo, la devozione cresce fino alla completezza. Attraverso una tale completa e suprema devozione si attraversa il ciclo di nascita e morte allo stesso modo che attraverso la conoscenza.