un video di Papaji

— Namaste Sergio. Stamattina per caso mi è capitato un video in cui David Godman intervista Papaji. Forse lo hai già visto. Un grande abbraccio. Grazie! Donatella — Grazie Donatella. Sri Ramana è molto equilibrato. Dice sì che la via diretta teoricamente non richiederebbe alcuna sadhana dato che siamo già il Sé, ma riconosce pure che, essendo la mente dei più assai impura, vi è bisogno di una sadhana per calmarla ed placare la maggior parte delle vasana. Bhagavan dunque esorta allo Continua a leggere →

Chi conosce il Sé è ancora legato alla conoscenza di un oggetto? La beatitudine è ancora mente perché nasce dal contatto con l’oggetto Sé?

Introduzione di Sergio Vi invito a notare che Sri Ramana Maharshi asserisce che il Sé è la Conoscenza Stessa. Egli afferma: “Il Sé è esso stesso conoscenza”. Non la conoscenza relativa all’illusione del mondo fenomenico, ma Prajnana, la somma conoscenza. Tale darshana (visione, paradigma) domina nell’Advaita Vedanta. Nel discorso 1233, Sri Atmananda (Krishna Menon) dice: “Io so di essere”. Come dimostrare che questa conoscenza non sia un’azione? Io dico di essere il fautore Continua a leggere →

rimanere testimone

Vi segnalo questo bellissimo dialogo con Walter Keers, allievo di Sri Ramana. È in italiano ma dev’essere stato tradotto col traduttore automatico. Un estratto: “La vera libertà e la radiosità dalla quale il mondo crea sé stesso di momento in momento, e che rimane come semplice radiosità quando non c’è più il mondo. Il sonno profondo – l’assenza di nome e forma – allora si converte nella luce stessa, che non ha niente in comune con la cieca assenza di memoria che credevamo Continua a leggere →

illuminazione: elevarsi oltre il pensiero

di Eckhart Tolle ESSERE E ILLUMINAZIONE C'è una Unica Vita eterna e onnipresente al di là delle innumerevoli forme di vita che sono soggette a nascita e morte. Molte persone usano la parola Dio per descriverla; io spesso la chiamo Essere. La parola Essere non spiega niente, ma d'altronde nemmeno la parola Dio. Essere, però, ha il vantaggio di essere un concetto aperto. Non riduce l'invisibile infinito a un’entità finita. È impossibile formarsene un'immagine mentale. Nessuno può rivendicare Continua a leggere →

John Denver, Annie’s Song

Che bello cantarla pensando a Dio… Tu riempi I miei sensi Come la notte in una foresta Come le montagne in primavera Come una passeggiata sotto la pioggia Come una tempesta nel deserto Come un dormiente oceano blu Tu riempi I miei sensi Vieni riempimi ancora Vieni lascia che ti ami Lasciami darti la mia vita Lasciami annegare nel tuo sorriso Lasciami morire tra le tue braccia Lasciami distendere al tuo fianco Lascia che stia sempre con te Vieni, lascia che ti ami Vieni, amami Continua a leggere →

Jean Klein – oltre la conoscenza

Dr. Klein, potrebbe dirci qual è il ruolo che la personalità svolgere? Jean Klein: Solo in assenza della presenza personale c’è posto per la Presenza Ultima. Dovete vedere che la presenza personale non ha realtà. In questa presenza personale non c’è posto per la Presenza Ultima. La presenza personale è nello spazio e nel tempo, ma la Presenza di cui parliamo è senza tempo. È solo questa Presenza che è nell’adesso. La personalità è uno strumento molto utile per affrontare il Continua a leggere →

i discorsi di Sri Ramakrishna

Un Pandit: — I teosofi affermano che ci sono Mahatma. Dicono anche che ci sono diversi piani e sfere, come piano astrale, piano devachanico, sfera solare, sfera lunare ecc. e che il corpo sottile dell'uomo può andare in tutti questi luoghi. Dicono molte altre cose del genere. Bene, Signore, qual è la vostra opinione sulla teosofia? Ramakrishna: — Solo Bhakti è suprema, Bhakti o devozione a Dio. I teosofi si prendono cura della Bhakti? Se lo fanno, va bene. Va bene se realizzano Dio per Continua a leggere →