stai immerso e abbandonato nell’Io e la realizzazione non ti potrà mancare

La mente si alimenta di mente, il pensiero si nutre di pensiero. La mente è autofaga, è autogenerativa. L’unica cosa che la disgrega non è il pensare e ripensare, ma lo stare immersi nel Sé, e il Sé si presenta nell’individuo sotto forma di ‘Io’. Perciò, ricevuti gli insegnamenti e corretti pensieri e visioni sbagliate (ad esempio: la sola vera realtà è quella percepita nello stato di veglia, io sono il corpo, ecc.), l’unica cosa che c’è da fare è riportarsi all’Io attraverso Continua a leggere →

ho fatto un sogno

Stanotte ho fatto un sogno. Ero insieme agli allievi. Facevo un rituale. Disegnavo a terra un quadrato di un 40 cm per lato. Mi mettevo al suo interno, mi svestivo completamente e poi uscivo dal quadrato. Questo doveva simboleggiare l’abbandono dell’identità col corpo fisico. Ero in uno stato di grande abbandono al Divino. Mi apparivano alberi e scene di natura molto belle, che mi sfilavano davanti come quando si è in treno. Le immagini scivolavano lente e molto pregnanti e mi sentivo in contatto Continua a leggere →

finché vedi qualcosa sei ancora cieco

Sul sito di Isabella di Soragna vi è la sua traduzione di un libro: “L’insegnamento della non-esistenza del mondo”. Non sono riuscito a trovarlo in inglese. Due frasi mi hanno colpito molto; sono originali, assai dirette e belle: Finché vedi “qualcosa”, sei ancora cieco. Vedi solo quando non vedi più nulla. As long as you see “something”, one is still blind. It is only seen when nothing can be seen anymore. È disponibile anche l’audiolibro:    Continua a leggere →

il chakra del cuore

SE L’ASPIRANTE NON HA APERTO COMPLETAMENTE IL CHAKRA DEL CUORE NON OTTERRÀ LA REALIZZAZIONE! Se andate sul mio sito, vedrete che da anni predico che Bhakti è indispensabile per la realizzazione, e ho invitato più volte i sadhaka a implementarla. Non basta! Questa non è scienza. Avrei dovuto essere più esatto: L’ASPIRANTE CHE ANELA ALLA LIBERAZIONE DEVE APRIRE COMPLETAMENTE IL CHAKRA DEL CUORE. Manifestazioni di grande amore e compassione non significano che Kundalini sia stabile nel Continua a leggere →

il sogno di uno jnani

❝Questa notte ho fatto un sogno particolare e bello: Suonavo un pianoforte (mi piacerebbe suonarlo nello stato di veglia, ma non ne sono capace), ma per farlo dovevo abbandonarmi completamente, ed in quell’abbandono non potevo sentire la musica che suonavo… Sapevo che era una musica ‘perfetta’, con le note che si sposavano magnificamente, ma io non potevo sentirla! Se volevo sentirla, dovevo lasciare quell’abbandono (delle dita sulla tastiera, qualsiasi idea di musica/melodia e lo stesso Continua a leggere →

sopravvivenza

L’attaccamento alla sopravvivenza va mollato, altrimenti non potrà esservi completo abbandono a Dio. Il corpo, la vita nel mondo vanno dati a Dio, non affidati alla famelica possessività dell’ego. Essere abbandonati a Dio significa morire prima di essere morti. La morte della persona non dovrebbe essere un problema per voi. Scompare di fronte allo splendore della vita illimitata in Dio.   Continua a leggere →

dall’io-persona all’io-assoluto, passando attraverso l’io-universale

Quando una persona comune cerca la propria identità dentro di sé, trova un io personale che si identifica col corpo fisico e la personalità: l’io-Sergio. L’io-Adalgisa, l’io-Giovanni ecc. Con la pratica spirituale a un certo punto gli compare l’Io-Universale. Egli si sente tutto e Uno con tutto. “Meraviglie delle meraviglie! Tutte le cose sono della stessa natura del Buddha”, si dice abbia esclamato il Sakyamuni sotto l’Albero della Bodhi. L’io universale è il piano di coscienza Continua a leggere →

usare intensamente la mente non implica l’uscire dal Sé

— Usare intensamente la mente non impedisce lo stare nell’Io Universale! Ieri ho passato la mattinata a capire con quale operatore fare il contratto per la fibra a banda ultra larga, ciò nondimeno ero nell’Io Universale. È quello di cui si parla nel sogno di Jnanananda. Si incontrano molte situazioni in cui non sappiamo cosa fare o ci imbattiamo in delle difficoltà. L’unica cosa possibile è abbandonarsi a Dio. Allora la difficoltà o l’incertezza spariscono come concetti e tutto fluisce Continua a leggere →

un dialogo con Shivananda

Shivananda: — Amato buongiorno. Vorrei integrare quello che ho detto ieri riguardo alle Quattro Dimore Sublimi, aggiungendo altre considerazioni che mi sono venute in mente questa notte. Come prima cosa mi è venuto in mente che quando sei in meditazione nel Sé la mente viene trascesa. Il Sé sembra non essere toccato da nulla; la realizzazione stessa è in un certo senso illusoria. — Quando la mente viene trascesa il Sé semplicemente ‘è’ e non vi sono più concetti. Se in tale stato Continua a leggere →