perché non hai potuto rimanere nella vera natura?

Hai avuto l’esperienza diretta, hai visto la Vera Natura, e sei ricaduto nell’ego. Quello che ti sta capitando è ciò che capita a tutti, tranne Ramana e qualche altro. Perché non hai potuto rimanere nella Vera Natura? Perché la mente non è stata ancora abbastanza purificata. Che fare? Pratica l’ “Accettare ogni momento così com’è” e l’ “Amare tutto”. Sono due gradienti diversi. Te li do insieme perché ci saranno volte in cui oltre ad Accettare riuscirai anche ad Continua a leggere →

resoconto di una realizzazione

Introduzione di Sergio – Quando l’aspirante è pronto a varcare Manonasa (la dissoluzione definitiva dell’identificazione con la mente), spesso l’ego tenta l’ultimo forte colpo di coda prima di collassare. L’aspirante va attraverso una forte crisi in cui si sente improvvisamente retrocesso all’inizio della sadhana. L’autrice del report lamentava già da qualche settimana di provare una paura apparentemente insuperabile della morte e del nulla. Il Maestro le aveva detto che nel suo Continua a leggere →

da questo ‘stato’ senti che non c’è mai stato un prima a cui ora sarei potuto tornare

È la seconda nascita, Sergio. Non si torna indietro. Niente che conoscevo prima sarà più lo stesso. Meraviglia ad ogni istante, non mi sembra neanche vero e possibile. È un altro piano di realtà... incontrovertibile. Sono trasportato. Non conosco l'origine né la meta. Sei l'unica persona che conosco con cui posso cercare di comunicare a questo livello. La cosa più assurda è che non c’entra niente con tutto quello che potevo pensare sul ‘risveglio’ prima che avvenisse. Non è un ri-sveglio, Continua a leggere →

sono come in un dormiveglia continuo, anche al lavoro

— Amatissima, ti mando la versione più estesa della vita di Papaji. È proprio quella che avevo letto anni fa in qualche libro di carta che chissà dov’e finito. Vi sono tanti aneddoti in più rispetto a quella che ti ho mandato. Sono molto belli e commuoventi. Puoi saltare le parti che hai già letto e leggere quelle nuove, se vuoi. — Amato, grazie... Mi commuovo ❤ È da ieri sera, dopo la lettura della versione che mi hai inviato ieri, che sono come in un ‘dormiveglia’ continuo; Continua a leggere →

mi ha preso, mi ha incenerito, mi ha sostituito col Sé… poi ha fatto tutto Lui

Da un aspirante che ha praticato il Testimone con molto zelo: 6 aprile — Sento circolare la nuova “consapevolezza” anche fisicamente, in ossa e muscoli... Può succedere ? Boh mi sento posseduto tipo febbre divina? È stato un evento esplosivo da ieri. — Ottimo. — È una cosa che non avrei potuto immaginare... Dopo alcuni minuti — Mamma mia che roba!!! Non riesco a capire cosa succederà a breve... Ma non ho paura. A volte mi sembra di essere un bambino piccolo in braccio Continua a leggere →

il sahaja samadhi è senza sforzo

— Vi sono ancora movimenti della volontà, anche deboli, per centrarti nel Sé? — Ci sono momenti in cui me ne posso “dimenticare”, come ad esempio fasi concitate del lavoro. Ma non cerco più... Non c’è più Nessuno da cercare. — Se non vi sono vacillamenti di identità, dimenticarsi di essere il Sé non costituisce pregiudizio alla realizzazione; anzi è lo stato naturale: non ti ricordi più di esserci. Come donna dovevi forse ricordare sempre di essere tale per conservare l’identità Continua a leggere →

sogno di un aspirante che ha appena intrapreso la pratica spirituale

— Ho sognato mia figlia che veniva in sala da pranzo e mi diceva di leggerle lo Yoga Vasistha con il libro in mano. Mia figlia nascerà a maggio. — Il sogno è archetipico, perciò non ha bisogno di associazioni libere da parte tua. La figlia è l’Atma che viene a chiederti in sala da pranzo, dove si riceve il nutrimento, di risvegliarla con l’insegnamento spirituale. Che sia l’Atma stesso a portarti il libro tenendolo in mano significa che quell’insegnamenti deriva direttamente Continua a leggere →

estinzione dei sensi di colpa e distacco dal corpo

— Ciao Sergio. Dicevamo qualche giorno fa che rimanere nel Sé è tutto. Da qui arriva tutto il resto: con abbondanza, chiarezza, e tanta semplicità… quasi un’ovvietà. Per la prima volta i miei vecchi sensi di colpa si sono sciolti nel Sé. Erano della qualità della Vera Natura, ma la mia mente li aveva separati... Ogni cosa si è riassorbita. Ora posso vedere un nuovo panorama. Il vecchio, anche cercandolo, non lo trovo più. — Ahah… Questo mi ricorda tanto la storia di Sōsan, il Continua a leggere →

è necessario un certo tempo di nirvikalpa samadhi perché le vasana annichiliscano

— In questi giorni c’è Silenzio, Vuoto, Amore. I movimenti mentali si placano, le parole si spengono. Medito, e puntualmente cado nel waking sleep, nel Vuoto dove Solo Lui È. Quando ‘ritorno’, ogni volta è come aver lasciato qualcosa che non serve più. Ho fatto un sogno. Io Sono l’osservatore del sogno. L’attenzione-osservazione non è sulla ‘storia’ del sogno ma su un ‘oggetto’ del sogno: una lanterna con all’interno una candela accesa. Noto che non c’è il bagliore Continua a leggere →