Il fuoco dell’Amore Divino deve bruciare tutto ciò che ancora resta di umano (in senso limitativo) e personale nell’aspirante

Amato, stai praticando l’inviare amore? Questo ti porterà via dalla mente, svilupperà concentrazione e ti conferirà facoltà sottili. Tutti possiamo trasferire il nostro stato interiore. Contatta l’Amore che è in te, concentrati su esso e lascialo divampare. Questo il primo esercizio. Dev’essere l’Amore del Sé, non dell’ego. Quello che ti sto chiedendo di fare è in realtà un processo spontaneo, che avviene senza volontà, come un fiore che benedice il mondo con l’esalare il Continua a leggere →

shakti nasce dall’amore di Dio verso Sé stesso

— Ogni tanto vivo questo tipo di esperienza: in un certo senso mi accorgo dell’attivarsi dei sensi fisici e del loro ‘essere’ lo stato di veglia. Nello specifico, in alcuni risvegli notturni, i sensi non sono ancora attivi, anche se mi accorgo di questo solo quando tornano attivi, facendomi percepire che prima non c’erano, benché la consapevolezza c’era comunque. — Quando non c’è mente (e i sensi) tu sei ma non sai di essere. Per saperlo deve tornare la mente. È la trance che Continua a leggere →

devi distinguere il Sé dall’ego che conosce il Sé

— Se mi puoi dare qualche suggerimento dal punto di vista della pratica spirituale te ne sono grato. — Devi distinguere il Sé dall’ego che conosce il Sé. L’ego che conosce il Sé ha sempre una certa identità centralizzata. Tu lo individui come te stesso, ma è solo una sovrapposizione che nasconde il vero Sé. Quando sei il vero Sé, sei come la coscienza che contempla. Ma non pensi di essere la coscienza perché non pensi affatto; non hai pensieri perché sei l’Uno, e i pensieri Continua a leggere →

ci si realizza quando si è pronti, e si è pronti quando la mente impura è morta

— Credo che la depressione e il fastidio avuto questa estate sia un assaggio di manonasa. Ho sentito di perdere tutto. — Con manonasa l’illusione di un mondo fenomenico sparisce del tutto. Anche se il mondo continua ad apparire ai sensi, è vissuto dallo Jnani come una fata Morgana, un miraggio. Rimane solo la Pace eterna dell’Uno senza secondo. Perciò se senti di aver perso tutto, questo è mente! Chi può sentire di aver perso tutto? Soltanto l’ego, non certo il Sé. — Ma prima Continua a leggere →

l’io individuale deve estinguersi

— Nel nirvana probabilmente c’è serenità. Poi ho pensato che c’è molto di più della serenità, pur non essendoci niente. — Sì, la pace è assoluta. Ma il realizzato non forza il pensiero né il ricordo del ‘Niente’. Lui accetta la forma e il modo in cui Dio di volta in volta gli appare. Quindi Dio è ciò che appare in quel momento, e il realizzato è Uno con quell’insieme che appare. Ciò significa stato unitivo, immanenza, essere l’eterno presente. Allo stesso tempo, riconoscendo Continua a leggere →

stabilizzazione dell’esperienza

— Sono un ragazzo di 24 anni e sono entrato sul cammino quando avevo circa 12 anni. A quei tempi ovviamente non ero maturo abbastanza per avvicinarmi alla forma più pura dell’insegnamento e ho vagato per molti anni tra vari percorsi di stampo esoterico e tutto questo senza guida alcuna. Tutto ciò che so e che ho sperimentato è stato da autodidatta. Non ho mai avuto contatti con maestri realizzati se non tramite i loro libri. La mia è stata una ricerca solitaria, buia e piena di contraddizioni. Continua a leggere →

l’illuminazione diventa normalità, anzi: ‘naturalezza’

— Io ho perso pure il senso e l’idea dell’illuminazione. Diventa normale. C’è beatitudine sotto forma di pace, pienezza, soavità, devozione; ma non una pace e pienezza, soavità e devozione fuori di testa. L’illuminazione si integra, diventa normalità, anzi: ‘NATURALEZZA’... Perciò nessuna sovreccitazione. Mukti: — Amato, sono piena di grazia e gratitudine per la tua condivisione. Dimorare nel Sé scioglie ogni spettacolarità e naturalmente integra tutto. Se qualcosa cambia, Continua a leggere →

il turiya di Siddharameshwar e il turiya di Ramana hanno due significati diversi

Shivananda: — Non so rispondere all’interessante riflessione che poni sul tuo ultimo post ‘Upadesa Manjari’. Secondo la mia esperienza tutto il processo spirituale sembra avvenire in modo naturale in seno allo stesso Sé. Quando Siddharameshwar dice: “Lo jnani che si è fermato alla conoscenza del Sé è sottosviluppato”, sembra riferirsi ad una conoscenza puramente intellettuale, se è così in effetti è difficile immaginare cosa intenda per Turiya. Soham: — Il Turiya cui si riferisce Continua a leggere →

le fasi del ciclo dell’evoluzione della coscienza sono diventate contemporanee

Mukti: — Condivido alcune riflessioni che la mente fotografa da qualche giorno. Anche la Consapevolezza e la Conoscenza sono frutto di un moto creativo. Per questo quando si riassorbono il cerchio è chiuso. Ultimamente c’è il riconoscimento di essere già stata ‘a questo punto’. Soham: — Sì, anch’io ho questo sentire. Credo derivi dallo stare ogni notte nel sonno profondo senza sogni. Non si dice forse che lo jnani è sempre nel sonno profondo? Mukti: — Allora, riassorbita Continua a leggere →