indicazioni per la liberazione

Adi Shankara, Vivekachudamani, 252 – Come nel sogno il luogo, il tempo, gli oggetti, il conoscitore ecc. non sono reali, così il mondo dell’esperienza di veglia, causato dall’ignoranza, non è reale. E poiché il corpo, gli organi, il prana, il senso dell’io ecc. non sono reali, tu sei Quello: il sereno, il puro, il supremo Brahman non-duale. *     *     * SERGIO – INDICAZIONI PER LA LIBERAZIONE Fuori dalla Meditazione Formale: 1. Rimani cosciente tutto il giorno, come meglio Continua a leggere →

in questo oceano, essenza di beatitudine, la mia mente si è sciolta come un chicco di grandine nel mare

Adi Shankara Vivekachudamani (Il grande gioiello della discriminazione) 478. Questa è la conclusione ultima del Vedanta: il jiva [l’anime individuale] e l’intero universo non sono altro che Brahman. Liberazione significa essere stabilizzati nel Brahman, esistenza indivisibile; d’altra parte la Shruti dichiara che Brahman è Uno-senza-secondo. […] 480. Dopo aver contemplato per un certo tempo l’assoluto Brahman [come Pura Coscienza o Puro Essere], e ancora permeato dalla beatitudine Continua a leggere →

Ramana Maharshi su Adi Shankara

M. – Shankara riassume l’intero jnana yoga nel verso 170 del Vivekachudamani: “Nel sogno, in cui non esistono oggetti esterni, la mente crea da se stessa lo sperimentatore e il mondo da sperimentare. Ciò accade anche nella condizione di veglia. Così tutto questo universo oggettivo non è altro che una proiezione della mente”. Nel corso della conversazione ‘l Maestro affermò: “Realtà e illusione sono la stessa cosa”. [Discorso 315] Un attendente chiese come potesse essere così. M. Continua a leggere →

Sono Shiva Sono Shiva! Shivoham Shivoham!

Adi Shankara Nirvana Shatkam - Sei Strofe sul Nirvana 1. Non sono la mente, né l’intelletto, né l’Io, né sono invero l’insieme di tutto questo. Non sono l’udito, né l’olfatto, né alcuno degli altri sensi. Non sono lo spazio, né la terra, né il fuoco, né l’aria. La mia essenza è Coscienza e Beatitudine. Sono Shiva, sono Shiva! 2. Non sono il prana, né i cinque soffi vitali, né i sette elementi del corpo, né i cinque involucri (corpi). Non sono la lingua, né le mani, né Continua a leggere →

alcuni aspiranti riescono a compiere l’ultimo sforzo verso la liberazione, mentre altri no. la ragione esaminata dal punto di vista delle qualità spirituali

Il Sé è oltre le qualità, ma per ottenere la Liberazione l’aspirante deve avere delle doti. Queste sono tutte volte a silenziare la mente e a favorire l’abbandono al Vero Io impersonale. Le principali sono: amore e devozione, umiltà, abbandono al Divino, fede in Dio e negli insegnamenti degli Acharya. In Aparokshanubhuti (Autorealizzazione), Adi Shankaracharya elenca le qualità che dovrebbe avere un aspirante alla Liberazione: 2. Qui si espone il mezzo per raggiungere l’Aparokshanubhuti Continua a leggere →

quando si realizza il Sé anche il mondo diventa Sé

Adi Shankaracharya “Aparokshanubhuti” Istruzioni per la Realizzazione 53. Quando la dualità appare attraverso l’ignoranza, si vedono altri; ma quando tutto viene identificato con l’Atman, non si percepiscono per niente altri. 54. Nello stato in cui si identifica tutto con l’Atman, non sorge né delusione né dolore, e di conseguenza non c’è dualità. 55. La Shruti, per bocca di Brihadaranyaka, afferma che questo Atman, che è il Sé di tutti, è in verità il Brahman. 56. Continua a leggere →

Sri Adi Shankara, Vivekacudamani

31. Fra i mezzi che portano alla liberazione, la devozione occupa un posto elevato. La ricerca costante della propria reale natura si chiama devozione (bhakti). 32. V’è chi sostiene che la ricerca verso la verità del Sé non sia altro che bhakti. Chi aspira alla verità dell’Atman deve, avendo le qualificazioni suddette, avvicinare un saggio Istruttore che lo guidi ad emanciparsi dalla schiavitù. Continua a leggere →

Adi Shankara – Advaita Pancharatnam

Non sono un corpo, non sono la rete dei vari organi di senso, non sono l’ego del (vero) Io, non sono l’insieme dei prana e non sono la saggezza. Sono lontano da moglie, marito, possedimenti, finanze ecc. Sono l’eterno testimone di tutto ciò che si rivolge verso l’interno dell’Atma. Sono eterna beatitudine. [1] A causa della mancanza di conoscenza della corda, la corda appare un serpente, allo stesso modo a causa della mancanza di conoscenza del vero Sé, l’Atman (il vero Sé) Continua a leggere →

il santo disprezzo per il non-Sé

Shankaracharya Anatma Siirivigarhanam (Il santo disprezzo per il non-Sé) Si ottiene un sapere eminente, e poi? Si diventa ricchi e potenti, e poi? Ci si diverte con una bella donna, e poi? Certo non è così che si percepisce il Sé . Ci si adorna con braccialetti ed altri gioielli, e poi? Ci si veste di abiti di seta, e poi? Ci si delizia con delle vivande squisite, e poi? Certo non è così che si percepisce il Sé . Si visitano dei luoghi ameni, e poi? I parenti e gli alleati sono Continua a leggere →