perdono 3

Poiché tutto quello che viene verso di me mi corrisponde – in senso assoluto perché siamo tutti lo stesso Sé e in senso relativo perché ciò che mi appare rispecchia ciò che c’è nella mia mente –, incontrando il male emendo innanzitutto quel male in me stesso, non nutro ostilità separativa ma riconosco l’Unità dell’Amore come la Realtà Suprema, e servo il Divino su ogni piano. Questo è l’unico modo per superare ogni karma. Continua a leggere →

un altro errore che si compie col samadhi

Gli aspiranti sulla via di Yoga e di Jnana spesso pongono più attenzione all’ottenimento di uno stato yogico che all’abbandono al Divino. Poiché il samadhi non è null’altro che abbandono, con il loro approccio potranno ottenere al massimo solo samadhi istantanei, nulla di più. Allora aumentano i loro sforzi, ma il risultato non cambia; perciò sono sempre arrabbiati. Notando poi il loro astio e paragonandolo allo stato emozionale descritto dai maestri in samadhi, si arrabbiano ancora di Continua a leggere →

un samadhi di base su cui hanno luogo specifiche esperienze temporanee di assorbimento

Da un lato si dice che la realizzazione e il samadhi sono la stessa cosa, dall’altro che non bisogna identificare la realizzazione con le esperienze del samadhi. Che cosa significa? Con la realizzazione ha luogo un samadhi di base. Ci si sente la pura Coscienza (o Essere ecc.) non dissimile dalle altre forme e dalle situazioni che sono anch’esse pura Coscienza. Si osserva disidentificati il proprio corpo agire. Se compaiono emozioni alterate (come a volte accadeva a Nisargadatta) non ci si Continua a leggere →

Upadesa Saram

Sri Ramana Maharshi, discorso 382 Un signore telugu dallo sguardo tranquillo, ma istruito in filosofia, chiese a Sri Bhagavan di manolaya [la dissoluzione temporanea]. Sri Bhagavan disse che era tutto spiegato nell’Upadesa Saram, che l’uomo teneva in mano. D.: Che cos’è la mente? M.: Guardate cos’è. D.: È fatta di sankalpa [pensieri] dei loro mutamenti? M.: Di cosa è il sankalpa [pensieri]? D.: È la natura della mente. M.: Di chi è il sankalpa? D.: Delle esteriorità. M.: Continua a leggere →