“chi sono io?” è una carezza che serve a volgere l’attenzione al soggetto

“Chi sono io?” è il contrario di “Questo non sono io”.

“Questo non sono io” (neti neti) aiuta l’aspirante a separare il Sé dal non Sé.
“Chi sono io?” (atma vichara) aiuta a rivolgere l’attenzione sul Soggetto.

Non è una domanda che va praticata con ansia nell’attesa di una risposta concettuale; è una domanda che va praticata con serenità nell’attesa di un’esperienza: l’esperienza di ciò che chiamiamo Sé.

Per ogni esperienza duale che avete, chiedete: “Chi pensa questo? Chi prova questa emozione? Chi sperimenta questo ricordo?…”. La domanda aiuta a ricordare che se volete conoscere la Verità di Maya bisogna osservare il Soggetto dell’esperienza duale e non l’oggetto che è insenziente.

Se cercate l’io nel corpo o nella mente, non riuscirete a trovarlo. Provate…

L’io è spirituale. Il Soggetto è immateriale e privo di forma, ed è l’unica vita che c’è; è universale; trascendente e immanente. La forma è insenziente.

Chi conosce l’Intensivo di Illuminazione, sappia che il “Chi sono io?” di Sri Ramana Maharshi non è la tecnica dell’Intensivo. Quella tecnica serve a ottenere esperienze dirette. Bisogna fare in fretta e cercare di tornare a casa con un’esperienza diretta – il che non manca di utilità. “Chi sono io?” di Ramana Maharshi serve a ottenere la liberazione. È una pratica di ampio respiro che va fatta con serena assiduità.

“Chi sono io?” è una carezza che vi aiuta a volgere l’attenzione al Soggetto, invece che alle forme che sono prive di vita. Se perseverate assiduamente con la pratica del “Chi sono io?” avrete l’esperienza del Sé, che è espansione, luce, pace, pienezza, equilibrio, amore, appagamento, gioia, beatitudine, bellezza, perfezione, immortalità, immutabilità, silenzio. La pratica del “Chi sono io?” vi abitua inoltre a mantenere l’attenzione introversa, il requisito per permanere nel Sé.

Non è detto che proviate gli attributi del Sé tutti insieme; potreste provarne solo qualcuno. Comunque vi appagherà totalmente, perché il Soggetto, la nostra vera natura, è totale appagamento, e quando vi centrate in esso tutti gli altri desideri svaniscono.