come sono i sogni di un realizzato?

Ho chiesto a Marco Mineo di annotare i suoi sogni appena sveglio per mostrargli come interpretarli.

Perché interpretare i sogni? Quando aiutiamo nel mind clearing un aspirante che ha una mente particolarmente specializzata a censurare tutto quello che emerge, allora ‘leggere’ i messaggi dei suoi sogni può essere utile a farlo diventare consapevole di cosa veramente sente, vede e sta dicendo. Il messaggio onirico è puro, verace, perché non è filtrato dalla razionalità: dice le cose come stanno. La censura avviene solo attraverso i simboli, ma una volta decriptati, il sognatore non può non riconoscere la paternità del messaggio e la sua veracità.

I sogni si fanno interpretare dallo stesso sognatore tramite le associazioni libere. Nel sogno che segue, il trainer direbbe: “Cosa ti fa venire in mente un’amica?”…

Primo sogno:

“Cerco un’amica che era scappata lungo il tragitto scorgo un panorama molto bello e selvaggio di una cascata sul mare… Nella scena successiva l’amica è tornata, e rassicura di stare bene”.

È un sogno che ritrae la sua realizzazione. L’amica ‘scappata’ è l’anima, il Sé… fin troppo facile Il tragitto è la pratica spirituale, l’autoindagine, che ha fatto per ritrovarla. L’attributi di ‘molto bello’ ritrae lo splendore dell’Essere, mentre ‘selvaggio’ si riferisce alla naturalità, lo stato naturale. Suggestiva la ‘cascata che precipita nel mare’, un vissuto assai più intenso e realistico della tradizionale metafora del fiume (l’io individuale) che affluisce al mare (l’io impersonale-universale). Interessante che l’amica non viene ritrovata; è lei che torna e rassicura di stare bene… Infatti è sempre rimasta là con lui

Secondo sogno:

Trovo dei vestiti puliti nel posto in cui sarebbero dovuto essere sporchi: per terra vicino al letto.

Un altro sogno che ritrae la sua realizzazione. Cosa sono i vestiti? Qualcosa che ci ricopre. Quali sono dunque i vestiti dell’anima: la persona con cui siamo identificati. Perciò i vestiti sono Marco, come persona. Erano sporchi (quando l’ho conosciuto non attraversava uno dei suoi periodi migliori, gli era capitato di tutto) e adesso il sogno sta dicendo che con la realizzazione del Sé, l’identificazione non col falso io ma con la coscienza, anche la forma-Marco si è purificata.

Terzo sogno:

“Sogno di essere in un momento di poca chiarezza. Appare Roberta, prima la sua voce e poi anche la sua figura, e mi dice: “È solo un velo”. Da quel momento, la mia coscienza ritorna chiara”.

Qui il messaggio è talmente evidente che non ha nemmeno bisogno di essere interpretato. Marco ha collaborato all’ultimo Darshan di Roberta. Roberta rappresenta il livello più puro dell’auto-consapevolezza. Questa, in un momento di relativo appannamento della coscienza (che capita, pensate a Gesù quando dice “Padre, perché mi hai abbandonato”) gli ricorda che qualsiasi cosa stia capitando è soltanto un velo, e la coscienza si riabilita immediatamente.

Marco è meraviglioso, sempre pieno d’amore e di gioia! E la risposta vivente a quelli che dubitano che il Sé includa tutta questa gioia…