Avendo raggiunto la consapevolezza del Sé, so che dal punto di vista assoluto sono prima del pensiero e perciò inconcepibile, inesperibile e oltre qualsiasi definizione, e che dal punto di vista della creazione fenomenica sono l’essenza di ogni cosa.
Interiormente, di ogni apparenza non vedo più la forma ma l’essenza, dunque sono privo di discriminazione è ho identità con tutto. Essendo privo di discriminazione resto nel Sé con la mente inattiva. Esteriormente quasi sempre le cose vanno da sole senza bisogno che la mente si attivi. E quando la mente si attiva vedo solo l’essenza di quell’apparente attivazione. Così resto nell’abbandono al Sé, che compaiano apparenze o che non vi siano.
Dice Mahasara (Laura): “Accolgo, mi arrendo e assecondo il moto di Dio: “Sia fatta la Tua volontà”. Come una barchetta di carta fluisco con il fluire…”.