— Ci può essere il ‘gioco’ di fare il Guru?
— Certamente. Il solo considerare che esistono ‘altri’ pone automaticamente in una condizione di gioco, qualsiasi esso sia. Quando vedi solo il Sé allora non c’è più condizione di gioco e la mente si ferma, diventa silenziosa. È questo che trasmette il Darshan, il silenzio: sei già realizzato non hai bisogno di niente, e l’altro realizza…
— E come fa un insegnante spirituale a sapere di non essere in una condizione di gioco?
— Se considera che i cosiddetti altri sono già realizzati, non c’è condizione di gioco. Allora lui è in una posizione di quiete, non sente interiormente di dover fare qualcosa o di avere un ruolo, indipendentemente dal gioco esterno che coinvolge la sua forma.