Sri Ramana Maharshi, Discorso 353
D. – Cos’è turiya?
M. – Vi sono soltanto tre stati: la veglia, il sonno e il sogno. Turiya non è il quarto stato: è ciò che sta alla base dei tre, ma la gente non lo capisce facilmente. Per questo si dice sia il quarto stato e la sola Realtà. In effetti non è separato da nulla, perché forma il sostrato di tutto ciò che avviene; è la sola Verità, è il vostro stesso Essere. I tre stati sono fenomeni passeggeri che appaiono e scompaiono in esso; per questo sono irreali.
Le immagini di un film sono soltanto luci ed ombre che si muovono sullo schermo. Appaiono, si muovono avanti e indietro, cambiano dall’una all’altra; sono dunque irreali, mentre lo schermo rimane immutato per tutto il tempo. Lo stesso avviene con i dipinti: le immagini sono irreali, la tela è reale. Lo stesso con noi: i fenomeni del mondo, all’interno e all’esterno, sono transitori e non sono indipendenti dal nostro Sé. L’abitudine di considerarli reali e di localizzarli al di fuori di noi fa sì che nascondiamo il nostro vero essere e vediamo solo i fenomeni. Trovando la sola Realtà sempre presente, il Sé, tutte le cose irreali scompariranno, lasciando soltanto la consapevolezza che non sono altro che il Sé.
Turiya è solo un altro nome del Sé. Consapevoli dello stato di veglia, di sonno e di sogno, siamo inconsapevoli del nostro vero Sé. Nondimeno il Sé è qui ed ora, è la sola Realtà. Non esiste altro. Fino a quando vi è identificazione col corpo, il mondo sembra stare fuori da noi. Realizzate il Sé, e vedrete che il corpo e il mondo non esistono.
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Commento di Soham
Supponiamo che sei in una stanza in cui vengono continuamente proiettate delle immagini olografiche e tu passi tutta la vita a relazionarti con esse. Alcune ti preoccupano, altre ti danno piacere ed altre ti procurano sofferenza. Tu pensi che la realtà sia quella, ma un giorno scopri che quelle immagini sono tutta un’illusione. Quello che resta sei Tu. Non come corpo-mente; il corpo-mente fa parte delle immagini proiettate, è il finto te, il tuo avatar, come si dice oggi. Tu non hai un corpo, sei un ente immateriale. ‘Pura Coscienza’ sono le parole che si avvicinano di più a descrivere il Sé, Ciò che tu sei veramente.
Tante parole, tanti libri spirituali – e non sto dicendo che non siano utili… Ma la sostanza è tutta qui, nuda e cruda. Puoi girarci intorno quanto vuoi, impegnarti a stilare una classifica dei miracoli dei più grandi Santi, ma alla fine è qui che ti trovi. Quanta sopportazione ti rimane ancora per continuare a sostenere l’illusione, ciò che non è? Quanto tempo ti ci vuole ancora per accettare la semplice Verità.
La scoperta che le immagini olografiche (il mondo fenomenico) sono irreali e che Tu in quanto Sé sei l’unica Realtà, nello Zen viene chiamata kenshoo, che vuol dire vedere (ken) la vera natura (shoo).
È una specie di battesimo, spesso chiamato ‘risveglio’. Ma non credere che quell’esperienza sia la realizzazione. Tra il risveglio e la realizzazione c’è tutto il tempo che ti è necessario per accettare che il mondo non esiste che c’è solo il Sé che sei Tu. Ramana c’ha messo due ore, altri vite… E tu? Quanta sopportazione ancora ti rimane? 😂😂 😘