— È tanto che non ti scrivo, e sono un po’ di giorni che ti penso tanto. Sei così tanto in me, che a volte mi sembra inutile comunicare. Sarei della scuola di Sonia: stare nel silenzio se possibile
— Sì, tu sei cos’ì. Bello. Ci sono molte cose in cui Carmen ti assomigliava. Lei non mi ha mai detto, o quasi “Ti amo”. All’inizio ci soffrivo, perché ho una mente uditiva. Ma a lei non sfuggiva niente della mia espressione. Non appena notava qualcosa che mi piaceva, ecco che subito la esaudiva alla prima occasione. Era un amore operante, come il tuo!!!
— Per quanto riguarda la vita reale, ho l’idea di avere iniziato il Ritiro già da alcuni mesi fa. Pur attraversando un momento di dolore, contemporaneamente è iniziato un periodo di grande apertura e lucidità. Ho continuato a ripetermi che tutto quanto vivevo e facevo era perché accompagnata dalla Grazia. E così è. Sono accompagnata a ogni passo dalla Grazia, anche nei momenti di maggiore sconforto e ‘mente’.
— Succede proprio così, ma solo una grande anima può realizzarlo! Quella Grazie è lo ‘Stato Naturale’, il conflitto interiore è l’ego.
— Sono arrivata al ritiro dopo un’estate emotivamente faticosa. Ciò che è accaduto è che nelle dimostrazione iniziale della diade, durante il discorso iniziale, sono sprofondata nel silenzio, tanto che nella diade successiva c’è stato un momento in cui il corpo tentava di comunicare, ma non arrivavano le parole.
In quei tre giorni del Ritiro era come se l’energia si spandesse in tutto il corpo, uniformemente, lasciandolo quieto, silenzioso. Per poi ‘processare’ la questione relazionale in altri momenti, dove arrivavano ondate di mente, fastidio, dolore, rabbia, invidia. E poi di nuovo silenzio. La consapevolezza che ‘IO SONO’ in ogni forma, nell’una e nell’altra, nel silenzio e nella mente che si muove. Tutto, proprio ‘TUTTO’ è qui, Ora! E null’altro c’è al di là di questo momento. E tutto così intenso, reale, lucido che riuscivo solamente a piangere.
In quei passaggi nel silenzio, la consapevolezza che l’altro è ‘neutro’! Fa ciò che deve o può fare, ma diventa ‘altro’ solo nel momento in cui oppongo una resistenza o un’attrazione, altrimenti resta nell’indifferenziato. Nel momento in cui attribuisco un nome, una storia, una biografia, l’altro diventa altro, e non lo lascio più libero di ESSERE, non mi lascio più libera di ESSERE. In principio non era il verbo, era la Paura, che ha reso l’UNO duale.
— Una magnifica e aderentissima descrizione di come lo ‘stato naturale’ si interrompe! Congratulazioni. La tua visione è chiarissima. GLI AUSPICI PIÙ PROPIZI!!!
— Tornata dal Ritiro la meditazione quotidiana porta grandi attivazione energetiche, che partono dal perineo per salire, sia attraverso il cuore, poi gola, terzo occhio per arrivare a avere un canale aperto sulla cima della testa…
— È la via frontale.
— …sia attraverso la spina dorsale, e arrivare sempre alla cima. Lì è come una fonte continua… di silenzio, di piacere. L’altro giorno avevo la sensazione dell’intera testa come di un organo di piacere sensuale: gli occhi, il naso, le orecchie, la bocca, tutto respirava e nel respiro tutto emanava piacere. E così accade quotidianamente, se pur ogni giorno in modo diverso.
Mi piacerebbe venire la prossimo settimana al corso di mind clearing, ma solo per poter stare con voi due giorni.
— Tu sei nella mani del Divino, perciò è giusto che fai ciò che senti, e quella è la cosa giusta.
— Sono infinitamente grata a Te, per tutto ciò che attraverso di Te, si è manifestato nella mia vita. Ti amo, profondamente.
— Ti amo anch’io profondamente. Mi verrebbe da dire “C’è qualche cosa in te che va diritto al cuore…”, ma mi ricorda una canzone troppo superficiale…