dedicare i propri sforzi spirituali e la stessa illuminazione al benessere di tutti gli esseri senzienti

È una pratica preliminare buddhista di grande importanza. Comprendiamola bene.

Prima ancora di accedere alla sadhana vera e propria, l’aspirante ripete 100.000 volte, per imprimerlo fortemente nell’inconscio, il voto di dedicare i propri sforzi spirituali e la sua stessa illuminazione alla salvezza di tutti gli esseri senzienti. Questo voto, nella misura un cui è ben presente nella coscienza del sadhaka, va a disattivare le barriere e i limiti dell’egocentrismo.

Quali sono? Quando noi facciamo qualcosa per chi amiamo, possiamo attingere ad almeno il doppio della forza e della perseveranza rispetto a ciò di cui potremmo disporre se lo facessimo soltanto per noi stessi.

Come è stato già detto, il progresso spirituale avanza per salti quantici: uno pratica per diverso tempo per ottenere un risultato senza riuscirci, e poi improvvisamente riesce. Pensate dunque agli scoraggiamenti, le delusioni, le distrazioni… Se praticate soltanto per voi stessi, siete molto più esposti ai loro attacchi. Se invece praticate per il benessere degli altri, tale responsabilità vi farà perdurare anche quando personalmente sareste inclini a mollare. Ciò perché teniamo agli altri più che a noi stessi, indipendentemente da quello che la nostra mente più superficiale ci suggerisce.

Praticate per amore del prossimo, delle persone care, dei vostri familiari, per chi non ha la possibilità di praticare, per togliere sofferenza dal mondo. Tutte le barriere sono blocchi all’amore! Dedicare i propri sforzi e l’illuminazione al benessere degli altri va gradualmente a scardinare questi blocchi.

Naturalmente, dopo la realizzazione voi siete l’amore e non avrete bisogno di concettualizzarlo né di sforzarvi per amare.