Nel Sangha sto spingendo molto sulla devozione perché nelle vie di jnana c’è il rischio che sia trascurata, ed è un errore fatale. Sto facendo parlare di devozione un grande jnani, Sri Siddharameshwar, il Maestro di Nisargadatta e Ranjit. Gli aspiranti che non hanno devozione restano inevitabilmente attaccati alla vita umana, mentre la devozione li fa traslocare in cielo sulle ali dell’amore per il Divino e i Maestri.
Guardate cosa succede nei Ritiri di 3 giorni. Il primo giorno i partecipanti sono freddi e affrontano problemi e barriere mentali. Ma la diade consuma la separazione tra ‘me e te’ e permette all’amore di prevalere. Così il secondo giorno piovono le esperienze dirette.