— Da dopo l’ultimo ritiro quando medito spesso mi ritrovo a ‘vagare’ in spazi di ricordi della mia infanzia, nel periodo tra gli 8-9 anni, che corrisponde ai primi contatti col Sé. Oggi sono tornata lì e ogni volta che mi accorgevo di essere osservatore, riportavo l’attenzione al Sé. A un certo punto ho percepito l’amore. Ho sentito questo amore che ho dentro da sempre, come mia natura. In questo amore io nono sono più sola. Non so come spiegare… È una sensazione di completezza fuori dal tempo. Come un’unione che trascende il tempo e lo spazio. Non credo che questa sensazione si riferisca a una relazione personale, è qualcosa d’altro. Nella stessa meditazione ho percepito l’amore che sottende i legami della nostra famiglia, ho sentito quest’amore che ci unisce, al di là dei conflitti, e che ci ha attirati e ci attira l’uno verso l’altro. Poi ho percepito come questo amore e questa attrazione amorevole si estendano a tutte le persone che in qualche modo partecipano o hanno partecipato alla mia vita. In poche parole ho sentito che nella mia vita c’è stato e c’è molto amore e al contempo nella vita di tutti. È stato molto toccante, commovente. Questa meditazione ha prodotto un nuovo livello di consapevolezza che si è protratto per tutta la serata. Una condizione di apertura e assenza di conflitto.