UN SOGNO
Mi sento d’essere tutto lo spazio universale, senza la minima sensazione di essere qualcuno.
Sento una voce che ha sembianze umane. La percepisco dentro e fuori me. La sento mia ma al tempo stesso sconosciuta, una voce maschile semi-computerizzata che dice:
“Vedo che vieni verso di Me, se hai paura Dillo”.
Sono tutto lo spazio assoluto, osservo dentro questo spazio scuro e vedo apparire uno schema tipo frattale/caleidoscopio che si rivela nello spazio infinito come l’unica cosa che esiste.
Vedo dei fotogrammi fermi che si animano non appena li osservo e restano fermo quando il mio sguardo li lascia.
La mia attenzione va su un fotogramma che si allarga fino a diventare un grande schermo. So che è proprio la mia attenzione a rende viva quell’immagine, e da lì parte un film in cui sto per fondermi, ma non accade.
So che posso entrare in quel film/sogno ma non lo faccio. La scena si ferma, tornando ad essere un frammento tra tanti altri, un’immagine inanimata sempre più piccola che si colloca insieme ad altre miriadi di immagini infinite…
Infiniti mondi e universi sotto forma di schemi mentali attraversati da un ‘IO’ che è Assoluto Spazio Vuoto Consapevole che passa da un film a un altro senza accumulare nessun ricordo… C’è ma non è.
Questo sogno svela che non esiste una creazione e un universo come crediamo noi. Vi sono infinite possibilità in cui fare esperienza e c’è solo l’entrare in quella realtà, in un modo semplice. Da un’immagine ferma si anima uno spettacolo che appare in 7D, e avvolge l’essere fino alla fine del film. Ci sentiamo completamente coinvolti nell’immagine del film che siamo andati ad abitare, rendendolo reale e vivo col nostro solo esserci. Rendiamo reali possibilità infinite che senza di noi sono semplici immagini inerti. Il nostro entrare fa apparire nell’immagine lo spazio e il tempo, e rende vivo ciò che non è, ciò che è nient’altro che un’immagine. Se c’è un risveglio improvviso non è mai nel film ma dal film.
Non esiste il dimenticare la nostra Vera Natura, quella è sempre QUI e siamo sempre Quella. Essa né dimentica né ricorda è sempre uguale, non si imprime niente in Questa Natura antica.
Comprendo il gioco mentale della creazione. La ricerca di Sé non è altro che un film come tanti altri, ove l’attore recita l’attore. Solo quando si vede come l’essere nasce dal non-essere (il non-essere che va dentro l’immagine e animandola diventa essere) allora tutto viene svelato. Una visione che può svelarsi improvvisamente o altrimenti diventare un’altro sogno, all’infinito….
Roberta