Caro Sergio, ho ascoltato rapito l’audiobook su tutta la storia di Lester Levenson. Stamattina ho cominciato ad amare tutte le persone che in passato ho odiato, finché sono arrivato a un punto da cui sono partiti tutti i conflitti: quando a 10 anni, alla separazione dei miei genitori mi sono sentito tradito da Dio per avermi proiettato in un mondo di sofferenza e vulnerabilità.
Oltre a questo ho trovato, non quelle scosse travolgenti di kundalini che mi costringevano a spingere gli occhi verso il cielo (che pure ancora avvengono), ma una pace immensa, una pace che avevo già sporadicamente incontrato quando sperimentavo un forte e incondizionato abbandono a Dio, come tu mi avevi consigliato.
Ho scoperto il silenzio, la pace. Ogni tanto nei momenti tranquilli questa pace irrompe e mi inonda. Una pace viva, pulsante, sempre nuova, indefinibile nella sua meravigliosa beatitudine. Quando arriva, non esiste altro. Travolge tutti i rumori con il suo silenzio, tutte le forme con la sua quiete, zittisce parole e descrizioni.
Mi rendo conto che più è totale la resa a Dio più questa Pace emerge potente.