SE L’ASPIRANTE NON HA APERTO COMPLETAMENTE
IL CHAKRA DEL CUORE
NON OTTERRÀ LA REALIZZAZIONE!
Se andate sul mio sito, vedrete che da anni predico che Bhakti è indispensabile per la realizzazione, e ho invitato più volte i sadhaka a implementarla. Non basta! Questa non è scienza. Avrei dovuto essere più esatto: L’ASPIRANTE CHE ANELA ALLA LIBERAZIONE DEVE APRIRE COMPLETAMENTE IL CHAKRA DEL CUORE.
Manifestazioni di grande amore e compassione non significano che Kundalini sia stabile nel Chakra del Cuore. È come se un maestro scambiasse delle esperienze dirette, o anche periodi più lunghi di permanenza nel Sé, per la Realizzazione definitiva e senza ritorno.
Ho presentato Sri Jnaneshwar, la cui opera (lo Jnaneshwari) è una delle poche che parla del processo di formazione del Corpo Divino. Jnaneshwar insegna che prima della via di Jnana bisogna praticare la via di Bhakti. Completare la via di Bhakti non significa soltanto sperimentare effetti temporanei della Kundalini che lambisce il Chakra del Cuore, significa che Kundalini rimane stabile nel Chakra del Cuore, in quel piano di coscienza, e non ridiscende più da lì.
La conquista del Chakra del Cuore è una svolta fondamentale del viaggio spirituale del jiva (l’anima individuale): la svolta dall’egoismo all’Altruismo. È la prima grande Conversione dell’ego. Permane ancora il senso di individualità, ma è un individuo rivolto a al bene degli altri, del creato ed è devoto al Divino. Tutte le preoccupazioni per se stessi, i traumi subiti durante l’infanzia ecc. spariscono dalla coscienza, mentre in primo piano risplendono Prema (l’Amore) e Bhakti (la Devozione), che sono la stessa cosa, perché gli altri esseri non sono altro che il Divino manifesto.
Quando il Chakra del Cuore non è completamente aperto, nell’area sottostante del plesso solare, fegato e cistifellea, si accumulano energie negative sotto forma di ansia e paura (plesso solare) e di rancore e rabbia (cistifellea, fegato). A volte prevale la paura, a volte la rabbia.
Ricevo talvolta messaggi da sadhaka ‘senior’ che hanno piacere di farmi sapere tutto quello che hanno fatto. Hanno praticato il questioning, il testimone… eppure io percepisco dal loro tono che sono un po’ in uno stato pietrificato. Perché tutte quelle pratiche non hanno funzionato? Perché il Chakra del Cuore è chiuso!
Quando apriranno stabilmente il loro Chakra del Cuore, essi recupereranno il lavoro che hanno fatto sulla via di Jnana (ad esempio potrebbero aver esperito l’Immanifesto, la vacuità di Shiva) e potranno presto conseguire la Realizzazione senza ritorno.
Qui si realizza naturalmente la vera UNITÀ tra Shakti (la creazione) e Shiva (la coscienza vuota), senza bisogno di uno sforzo concettuale. Si ha un Essere che dimora nella coscienza dello stato di sonno profondo e che al contempo è pronto a commuoversi e prodigarsi per un passerotto caduto dal nido.
COMMENTI
— Amato, più volte ti ho detto “Come si può non amare?”. Non si tratta solo di incontenibile Amore o compassione per tutto – questo potrebbe essere paragonabile ad una forma più pura ed elevata di amore umano –, si tratta della Perfezione dello stesso Sé, dell’Uno senza secondo. Forse Realizzare e il dimorare stabilmente nel Chakra del Cuore sono la stessa cosa ❤️🙏
— Amata, il dimorare nel Chakra del Cuore che intendo io non è la realizzazione; c’è ancora traccia dell’individuo (anche se piuttosto arso dall’amore) e un certo attaccamento all’amore per gli esseri umani. Fu proprio la vasana che indusse l’amata Jnanananda a reincarnarsi nell’ultimo bardo, e che ha ritardato per più di un anno la realizzazione di Fabrizio. Il viaggio fino a Sahasrara cancella tutto questo rimasuglio di attaccamenti sottili. Dopo però si ridiscende nel Cuore, no? E allora l’Amore è lo stesso Sé.
Già prima che ti conoscessi eri una bhakta intensa, rileverai di certo, adesso che sei assurta al piano di coscienza del Brahmavidvariya, che il tuo Amore è libero da proiezioni mentali e da attaccamenti, è cioè il Sé Stesso! Sei talmente Uno con tutto – “Come si può essere separati dal Sé” – (samadhi), che NON SI PUÒ NON AMARE 💗
Ho sempre detto che soltanto un’esigua minoranza di realizzati si dedica all’insegnamento spirituale, e non è detto che quelli che insegnano siano i più dotati. Se Dio ti avesse dato i guna e la spinta per insegnare saresti un sole nel firmamento dei maestri spirituali.
LA PRATICA PER APRIRE STABILMENTE IL CHAKRA DEL CUORE
Chiudi gli occhi
Situati nel Chakra del Cuore
Senti amore per gli esseri senzienti
e compassione per le loro sofferenze.
Quando entri in conflitto con qualche altro essere
rivolgi a lui la pratica del sentire amore e compassione.
Pratica così.
Fai solo questa pratica.
È inutile che costruisci sviluppi che non avendo una base decadranno.
Non cominciare dai più cattivi.
È semplice e allo stesso tempo difficile.
Non contare le volte in cui la collera e lo scoraggiamento prevarranno.
Conta le volte in cui ti reinsedi nel Chakra del Cuore
e riprendi a sentire amore e compassione per gli altri.
Poniti la Meta di diventare Uno con Tutti e Tutto
attraverso l’apertura stabile del Chakra del Cuore.
Attendi che Amore, Umiltà e Tolleranza ti diventino intrinseci.
Ricorda il successo di Lester Levenson che per prima cosa
mise a posto l’amore verso tutti gli esseri.
Il successo non mancherà.
APERTURA DEL CHAKRA DEL CUORE – CRISI ELIMINATIVE
Praticando per l’apertura del Chakra dl Cuore
vi saranno crisi eliminative.
La gente ha intenzioni malvagie che normalmente sono inconsce.
Quando cominci praticare per l’apertura del Chakra del Cuore
queste emergeranno.
Potrai vederle oppure no.
In ogni caso ti sentirai male.
Potresti attraversare periodi in cui ti senti insensibile come un sasso.
Devi continuare a praticare in ogni caso,
che la mente sia disponibile, neutra o indisponibile,
e fare il meglio che puoi in quel momento.
L’importante è che continui a fare le sessioni.
Come mai la maggior parte dei nordamericani ha accettato
gli abusi che venivano perpetrati contro le popolazioni del Sudamerica?
Intenzioni malvagie.
Come mai la maggior parte degli inglesi hanno accettato gli abusi
che venivano perpetrati ai danni degli indiani?…
Le intenzioni malvagie possono derivare anche da traumi:
il bambino vede il papà che fa sesso con la mamma,
in un contesto sessuofobico interpreta che la mamma stia subendo violenza;
però prova piacere.
In lui può rimanere registrato il piacere di violentare le donne.
Non importa quale sia l’origine delle intenzioni malvagie,
con la pratica emergeranno e faranno star male l’aspirante.
Bisogna continuare a praticare come meglio si può in quel momento.