Secondo l’illusoria visione materialistica il ciclo creativo e dato da Avere, Fare ed Essere.
Esempio: ho una chitarra, imparo a suonarla (fare), e divento un chitarrista.
Questa è anche la visione del consumismo: avere per essere.
Ma voi potete avere una chitarra e fare esercizi quanti ne volete e non diventare mai un chitarrista.
Il vero ciclo creativo parte dall’ESSERE, e cioè: “LUI HA L’IDENTITÀ DEL CHITARRISTA”!!! È un chitarrista!” Anche se non ha toccato mai una chitarra.
Solo il chitarrista sa cosa deve FARE per suonare la chitarra, e lo farà, ottenendo l’AVERE di suonare la chitarra.
Se non avete l’IDENTITÀ che dà inizio al ciclo creativo, non otterrete mai l’AVERE.
Riferendoci alla Liberazione, se non avete l’identità “Io mi realizzerò in questa vita”, “Io porterò la sadhana a compimento”, potete fare tutti gli sforzi che volete, ma non otterrete mai la Liberazione.
Avete l’identità di chi ottiene la Liberazione in questa vita?
Se non ce l’avete, guardate che identità c’è al suo posto. Dovete togliere le identità limitanti, di sfiducia in se stessi, e mettere quella che realizza il ciclo creativo, nel nostro caso la Liberazione. Vi sono vari modi per farlo.
Anche se avete l’identità giusta, controllate spesso che non si sia abbassata di livello come l’olio del motore, e corroboratela, mantenetela viva!
Un caro abbraccio.