— Maestro, sei sempre più potente nei tuoi post! Quello che non riesco ad uccidere sono le preoccupazioni quotidiani ed i traumi del passato registrati da quella lastra fotografica di cui mi parlavi in una e-mail tempo fa.
Quando questi condizionamenti non mi toccano, allora sì che compare la Verità. Quando chiesero a C. cosa cercava, rispose: “Cerco un attimo che valga una vita!”. Questo attimo l’ho già visto, ma compare raramente, in modo improvviso senza che lo possa rievocare, quindi non penso che sia l’UNO. Non riesco nemmeno ad uccidere quella voce che parla dentro di me!
— Riguardo alla voce che parla dentro di te: IGNORALA!!! Non te ne curare, così hai una cosa in meno da fare.
Poiché noi non cerchiamo l’attimo fuggente ma la liberazione, non preoccuparti se “l’attimo fuggente” lo vedi spesso o poco. C’è gente che ha decine di esperienze dirette ed è legata alle preoccupazioni della vita e ai traumi del passato.
Dovete comprendere che un percorso per la liberazione è assai diverso dal percorso di uno che aspira solo a delle esperienze spirituali, che se lo sia detto esplicitamente o no.
Il percorso di quello che di fatto aspira solo a delle esperienze spirituali rientra ancora nella crescita personale: migliori la mente, lavori per liberarti dai traumi che impediscono il potenziale del tuo ego, curi il corpo, fiori di Bach… Quelli di loro più spirituali si fregiano anche di qualche esperienza diretta. Tutto bellissimo: ma questo NON SPEGNE LA ‘LUCE’ dell’ego!
La liberazione invece è la scomparsa del falso io individuale/separato, che dà origine alla mente, che da origine al mondo. Richiede un tipo di aspirazione e di aspirante assai diverso.
Devi PERSEVERARE!!! Dal punto di vista della liberazione non frega niente se sei un tipo calmo o un tipo ansioso. Ci sono tanti tipi calmi che vivono nel sogno di essere un corpo, delle persone…
Devi PERSEVERARE a chiederti: “CHI ha le preoccupazioni quotidiane??”.
Risali al Soggetto e immergiti in esso abbastanza a lungo da annegare ego e mente, come si fa coi topi in trappola nell’acqua. Tiri su la trappola e sono tutti morti. Apri la gabbiette e non scappa più nessuno.
La BELLEZZA del Soggetto, il Divino, ti deve assorbire!! Fino a che della tua persona non rimane niente – nessuna capacità di agire, di gestire, di controllare –, sublima come canfora al sole cocente.
E che rimane? TU, non come persona, ma il Divino!
Leggi gli scritti di Roberta… Da quella Luce lei non esce più, nessun ego ne verrà fuori; lei perde anche il senso dell’IO SONO universale, l’Io-Io come lo chiama Ramana… Che delizia!!!
Perciò smettete di preoccuparvi delle preoccupazioni e perseverate nell’IMMERGERVI NEL SOGGETTO!
QUESTA È LA VIA!!