il piano della Liberazione

L’oggetto della ricerca della pratica del ‘Chi Sono Io?’ è lo sfondo della coscienza che c’è sempre. È completamente neutro, non alterabile, totalmente libero, neppure si accorge del sogno del mondo; potrebbe esserci la guerra nucleare, rimarrebbe senza un fremito, nessuna eco di quell’evento giungerebbe alla sua Suprema Coscienza, che è prima della apparizione della mente. È il piano del Brahman, del nirvikalpa samadhi, del sonno profondo consapevole. Lo possiamo anche indicare come ‘Io’. È l’Io della affermazione upanishadica: ‘Io sono Quello, il Brahman’. Non è certo l’io personale, legato al corpo, alla mente e al mondo; non è nemmeno l’Io universale, che è il piano di Isvara, del savikalpa samadhi, in cui i concetti sono ancora presenti e dunque si percepiscono gli oggetti del mondo, anche se non più diversi e separati da Sé. È il Brahman, che è l’Io immutabile su cui transitano i tre stati di veglia, sogno e sonno.

Se non noti questo piano, ti rimarrà sempre sconosciuto. Devi notarlo, portarvi l’attenzione, ed esercitarti a stare in esso. È questo il piano della Liberazione.

Esercitarsi a stare nel Brahman non è l’unica azione necessaria per stabilirvisi. Contemporaneamente dovete rinunciare a tutti i desideri. Quindi l’azione per annientare la mente è duplice: il Brahman vi mostra che il mondo non esiste e la rinuncia ai desideri vi riporta al vostro stato naturale. Se rinunciate a tutti i desideri, anche solo per pochi secondi, ciò che resta è il puro sfondo della coscienza. Quindi le due cose si sostengono l’un l’altra. Per un certo tempo vanno di pari passo, poi come vi avvicinate al Brahman vi cattura un’intensa, ardente devozione e le due diventano una soltanto.

Di seguito un colloquio con Sri Ramana Maharshi tratto dal discorso 625:

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Una visitatrice inglese, disse: “Ho letto il ‘Chi sono Io?’. Provo a chiedermi chi sia l’ ‘Io’, ma non riesco a farlo a lungo. Non ho interesse in ciò che mi circonda, ma spero di trovare qualche interesse nella vita”.

M. – È un bene che non vi siano interessi. (L’interprete ripete che la signorina spera di trovare degli interessi nella vita).

M. – Ciò significa che quelle vasana ci sono. Un sognatore sogna un sogno. Egli vede il mondo di sogno con piaceri, dolori ecc. Ma quando si sveglia perde ogni interesse per il mondo di sogno.

Accade così anche nel mondo di veglia. Come cessa d’interessarvi il mondo del sogno, che fa parte di voi e non è differente da voi, allo stesso modo cessa d’interessarvi il mondo presente se vi svegliate da questo sogno ad occhi aperti (il samsara), e realizzate che è parte del vostro Sé e non è una realtà oggettiva.

Desiderate una cosa perché pensate d’essere separata dagli oggetti che vi circondano, ma se capite che si tratta solo di una forma-pensiero, non la desiderate più.

Tutte le cose sono come bolle sull’acqua. Voi siete l’acqua e gli oggetti sono le bolle. Queste non possono esistere separate dall’acqua, ma non sono esattamente la stessa cosa dell’acqua.

D. – Sento d’essere come una bolla.

M. – Smettete d’identificarvi con l’irreale e conoscete la vostra reale identità; allora sarete stabile e non sorgeranno più dubbi.