il problema non è risolvere i problemi

— Hai provato a fare l’esercizio ‘oggetto-conoscenza’?

— Sì, ho provato in varie occasioni. Il problema si stempera, si attutisce, si riduce. Poi si ripresenta. Siccome i problemi si rinnovano e si ripresentano quotidianamente, e questo per quasi 58 anni, il mio ego si deprime e crede di non farcela…

— Il problema non è risolvere i problemi.

Il problema è trasferire la tua identità da N. al Sé.

Dopo di che la tua personalità potrebbe anche rimanere esteriormente più o meno invariata, ma interiormente è tutto un altro cielo, perché tu smetti di essere N. Che liberazione!

È il tuo desiderio – oserei dire ossessione – che i problemi che dici se ne vadano che dà loro energia e li tiene in vita.

Invece permetti che vi siano e non preoccupartene più.

Fai l’esercizio della ‘Conoscenza e il suo oggetto’ quel tanto che in seduta formale ti permetta di vedere il Sé il più e possibile.

E lascia che sia Dio ad occuparsi dei tuoi problemi.

Finché non abbandoni, almeno un po’ e sempre di più, la tua vita a Dio, rimani con le mani avvinghiate al timone sperandola di dirigere la vita come vuoi tu. Ma così facendo ti imprigioni nell’ego, nel falso agente, nella sofferenza e nella schiavitù. È un serpente che si morde la cosa, un circolo vizioso da cui non si esce, ‘I malavoglia dopo la tempesta’ ecc. ecc.

Se cominci ad abbandonare la tua vita a Dio, scoprirai che sbalorditivamente Dio risolve i tuoi problemi molto meglio di come avresti fatto tu, ma per vie tutte Sue ed imprevedibili.

Scommettiamo? Trova il coraggio di prova almeno un po’.