Stanotte ho fatto un sogno. Io e R. ci trovavamo in una sorta di bunker insieme ad altra gente, forse in seguito ad un disastro, non c’era possibilità di uscire. Vivevamo lì, cercando ogni giorno di sopravvivere. Perdevo R. e andavo a cercarlo finendo in una zona proibita e pericolosa, ero inseguita da qualcosa o qualcuno ma non mi voltavo e continuavo a correre, alla fine trovavo R. e insieme decidevamo di saltare da un burrone, l’unica via d’uscita. Non si vedeva cosa ci fosse sotto, era tutto coperto dai rami degli alberi. Ci lanciavamo tenendoci per mano. Avevo paura mentre cadevamo nel vuoto e R. mi diceva: “Quella non era la vera vita”. Mi fidavo di lui e mi abbandonavo al vuoto. La discesa era infinita, sembrava di morire e invece sotto c’era il mare e dopo una lunga apnea, tornavamo in superficie e gioivamo per la rinascita a nuova vita…
COMMENTO DI SERGIO:
È un sogno profetico, come altri che hai avuto in passato: è l’annunciazione di Manonasa!!
Il bunker da cui sembra non poter uscire è il samsara, il ciclo apparentemente interminabile di nascita, morte, rinascita…
La perdita di R. simboleggia il tuo risveglio spirituale, quando ti sei accorta di non essere Anna e hai cominciato la ricerca spirituale.
Lo cerchi in una zona proibita e pericolosa. ‘Proibita e pericolosa’ è il punto di vista della mente.
E alla fine lo trovi: trovi il Sé.
Ora assieme al Sé decidete di uscire dal bunker e l’unica via è un salto in un burrone di cui non si vede il fondo. Non è umano decidere di saltare, ma lo fate ‘tenendovi per mano’ – tenendoti stretta al Sé.
Paura durante la caduta, ma il Sé rammenta: “Quella non era la vera vita” e tu ti abbandoni al vuoto.
Discesa che appare infinita, sembra di morire, ma sotto c’è il mare, altro simbolo dell’Assoluto.
Dopo una lunga apnea (per smaltire la sparizione del mondo – sparizione solo nel senso del ‘significato’, del ‘vedere’ oggetti, non nel senso della pura percezione sensoriale) tornate in superficie e gioite per la ‘rinascita’ alla nuova vita.
Nel sogno R. è sia il Sé che R. stesso, perciò l’annunciazione vale anche per lui.
Sommo incontenibile giubilo!!! ❤