Il vero distacco è il nirvikalpa – identità assoluta senza corpo né mondo. Il savikalpa mantiene ancora un collegamento con la molteplicità, anche se si tratta di una molteplicità non separata. Questo collegamento – le persone, i luoghi, gli oggetti, i momenti – può essere considerato ancora un corpo con cui l’individuo è identificato.
Se leggete il Capitolo 43 dell’Autobiografia Di Uno Yogi, La Resurrezione Di Sri Yukteswar – una delle migliori descrizioni del mondo astrale e causale, anche se non approfondita dato che quel libro ha lo scopo principale di infiammare i cuori alla Via Spirituale –, vedrete che quel Piano Astrale elevato, Hiranyaloka, in cui Yukteswar riappare dopo la morte del suo corpo sulla Terra, è accessibile solo a coloro che hanno maturato il nirvikalpa. Dopo quel contatto col Maestro, Yogananda perde il desiderio giovanile di voler eliminare la sofferenza dal mondo, e comincia a immergersi nel nirvikalpa. Questa trasformazione è ben visibile nel film biografico ‘Il Sentiero Della Felicità’, in cui sono presenti eccellenti ed eloquenti sequenze che riprendono Yogananda in nirvikalpa samadhi.
Di seguito una testimonianza di questo passaggio.
«Carissimo Sergio, in questo momento sono in un movimento di forte introversione. Tutto sta tornando all’Origine. Tutto. I concetti si sgretolano. Ciò che appare sta perdendo il concetto con cui si identifica nella realtà relativa. Mi guardo attorno ed è una ‘sospensione’ di immagini sterili, niente di più. Sono come un ‘buco nero’ nello spazio, che attira tutto in Sé dissolvendolo. Passato Presente Futuro Mente Mondo Dio. Non c’è più niente. VUOTO. Il ‘mio’ punto di vista è ovunque. Non più focalizzato in un ‘inizio’».