— Carissimo, grazie per il lavoro fatto su “paura del vuoto”.
Qualche istante fa, dopo aver letto alcune parole di Sri Ramana, mi è apparso il pensiero “paura del vuoto”… Il pensiero era neutro, senza emozioni.
Ed è arrivata un’esperienza:
Io, il senza forma, puro Essere, posso lasciar cadere il corpo nel vuoto, veder cadere il corpo nel vuoto, essere contemporaneamente l’esperienza di cadere ed esserne testimone, senza alcuna emozione se non l’Amore, e resto Intatto, Intero, Sempre Presente, Infinito.
Il Vuoto sono Io.
P.
— Nel dopomorte, per qualche tempo la coscienza rimane sul piano terreno a guardare il proprio corpo morto. Poi viene risucchiata nel profondo e la prima esperienza che ha è di “vedere” la propria vera natura come Brahman nirguna (sena qualità), sotto forma di Vuoto. Se riconosce che quella è la sua vera natura, può ottenere la liberazione nel Bardo. Ma la maggior parte crede di essere una persona, perciò rimane atterrita da quel Vuoto e lo rifugge. Ciò non capiterà a quelli come te che hanno riconosciuto in vita di essere il Brahman nirguna (l’Assoluto). Il nirvikalpa completerà questa esperienza.