— Questa notte in sogno mi è venuto a trovare un maestro, passeggiavamo sotto dei portici, ed io gli ho rappresentato che l’energia vitale sembra essere sempre meno disposta ad andare verso gli oggetti del mondo, ad esempio quando una persona mi parla devo fare uno sforzo per restare attento alle sue parole e cercare di capire quello che vuole, se non mi sforzassi resterei in assoluto silenzio – immagini se uno ti chiede di fare qualcosa e tu rimani immobile ed in silenzio?… Questo ‘sforzo’ per ora lo faccio solo con le persone a me vicine e sul lavoro.
Al contrario, quando una persona apre il suo cuore, l’energia vitale va automaticamente verso l’altro o meglio va a ‘se stessa’ – non c’è alcuno sforzo, tutto fluisce e questo fluire è solo opera “dell’altro”.
Nel sogno il maestro ha solo tirato un sospiro e poi silenzio; quel sospiro voleva dire: “ti comprendo benissimo, è così anche per me”… Ora perché ti dico tutto ciò? Perché quel maestro eri TU
— Puoi avere comunicazioni solo col Sé, col Reale. L’attenzione si ritira da chi comunica così ben inscatolato nella propria mente da presentarsi, non come Sé, ma come oggetto del mondo; con questi puoi solo fingere, ma in tal casso, se puoi scegliere, è auspicabile che il contatto sia il più breve possibile.
È per questo che posso occuparmi solo dei devoti e che non posso più guidare Intensivi, a meno che i partecipanti non siano tutti i ‘miei’ devoti (devoti dell’Assoluto).
Sarà così anche per te.