Nella vita è necessario stabilire un certo ordine, dunque vi saranno volte in cui agli altri direte “Sì”, altre in cui direte “No”, altre in cui direte qualcosa che sta tra quei due estremi. Questo esteriormente.
Ma interiormente non potete coltivare NESSUNA INTOLLERANZA verso gli altri, nemmeno la più lieve!!!
Chi sono gli altri?
Sono il Sé ingabbiato nella ragnatela della mente. Per quanto questa ragnatela sia potente, non potrà mai esserlo quanto la vera natura, e alla fine la vera natura prevarrà.
Se l’umanità scomparisse dalla Terra, dopo un certo tempo sarebbe tutto una giungla (aree climatiche permettendo), e le opere umane diverrebbero reperti archeologici. Un seme cade in una minutissima crepa sull’asfalto o sul cemento, con l’acqua la radichetta si gonfia e fa da martinetto spaccando asfalto e cemento. Dopo un certo tempo potreste trovare un albero enorme al centro di quella che fu un’autostrada.
Lo stesso vale per il Sé. il Sé non può che vincere sulla mente (che include il corpo fisico); ci può volere del tempo, forse eoni, ma vincerà sicuramente.
Da qui dobbiamo trarne la comprensione dell’impossibilità di coltivare interiormente intolleranza verso gli altri. Potete farlo… ma così facendo state negando il Sé, e dunque state negando anzitutto voi stessi.
Quale approccio interiore bisogna avere di fronte a persone che praticano il male?
- Innanzitutto dovete vederli realizzati, perché un giorno essi si realizzeranno sicuramente. Valmiki era un bandito che aveva ucciso 72 persone innocenti per rapinarle. Dopo aver incontrato il saggio Narada si converti, ottenne la liberazione e divenne l’autore del Ramayana.
- Dovete concedere interiormente loro tutto il tempo per ridestarsi in Dio, anche l’eternità!
- Dovete essere consapevoli che essendo il Sé, essi hanno tutti gli attributi e il potere per realizzarsi in Dio, indipendentemente da come si presentano nel presente.
- Se fate bene i primi 3 passi, nascerà in voi un senso di rispetto per quella persone, perché ora non vi state più relazionando con illusione (la persona), ma col Sé. Questa è la condizione ottimale, e direi essenziale, per aiutare un essere. È così che i Santi e i Grandi Maestri si relazionano agli esseri. Gli esseri non ancora realizzati credono già di essere delle persone, se anche il Guru li vede come delle persone che bisogno c’è di un tale Guru?!
Chi state odiando in questo momento? Rockefeller, i Bilderberg, la Massoneria, i Servizi segreti deviati, la NSA che spia la nostra privaci? Voi potete condannare le azioni e i comportamenti, MAI GLI ESSERI, perché gli essere sono voi! Se nutrite ostilità verso gli esseri state nutrendo ostilità verso voi stessi, STATE SPACCANDO IL VOSTRO STESSO ESSERE.
Volete la Liberazione? Intraprendete subito questa revisione e azzerate ogni ostilità interiore verso altri esseri che individuate. Continuate finché non avrete estirpato del tutto questa tendenza. Dovete disciplinarvi e insistere, perché le persone spesso fanno di tutto per suscitare la vostra indignazione. Imparate a indignarvi solo per i comportamenti, mai per gli esseri! Chi in questo momento, proiettandoti nel futuro, non siete capaci di vedere realizzato? Lavorate su quello. Se portate avanti questa pratica con zelo, vedrete la Pace che vi invaderà!…
Nel Vangelo si racconta che una volta Gesù incontrò un uomo che era posseduto da due demoni. Gesù lo liberò e allora i demoni lo supplicarono di non ucciderli, e Gesù li lascio andare. Perché?… Anche i demoni sono esseri senzienti. C’è da riflettere su questo passo.