Non appena ti opponi al momento che si presenta, entri immediatamente nella dualità, diventando un personaggio del film che tenta di sopravvivere, perennemente sballottato tra attrazione e repulsione, alle mutevoli vicende del mondo interiore ed esteriore.
Quando invece accetti il momento presente così com’è, se già conosci il Sé comprendi subito che quel che si presenta è parte di te. Allora rimani equanime, non-duale, e ti riabiliti, o ti confermi, nel Testimone Trascendente. Questo è l’abbandono-devozione al Divino dello Jnani.
Fin quando questo abbandono-devozione non diventa continuo, il testimone non è pronto per concederti la realizzazione. In altre parole, è quest’accettazione-abbandono-devozione ininterrotto ciò che annienta l’ego.