— Sto comprendendo che la realizzazione è una presa di coscienza. In tutto questo però leggo che Ramana aveva come Papaji la capacità di illuminare le persone con il tocco. Ma quindi quello è uno step di realizzazione superiore?
— Alcuni maestri hanno il potere di indurre un ‘risveglio’ in allievi pronti a riceverlo. Si tratta di un kensho, come si dice nello zazen, ossia di una prima esperienza diretta temporanea, non della realizzazione. Quella ognuno se la deve conquistare da Sé. È il caso di Ganga Mari con Papaji, di Annamalai con Ramana, di Yogananda con Yukteswar. Essi ebbero un’esperienza di samadhi indotta dal Guru, ma dovettero poi maturare a lungo per stabilire la realizzazione.
Tutti possono avere un risveglio, ma la realizzazione richiede maturità, e cioè che le spinte mentali (i grilli per la testa) si siano acquietati. La realizzazione richiede mente morta.