Riguardo all’esercizio che ho proposto – chiamiamolo per capirci “la Conoscenza il suo oggetto” – vi sono due modi di praticarlo: come pulizia mentale e come pratica per la liberazione.
Nel primo caso lo scopo è dissolvere l’oggetto mentale indesiderato.
Nel secondo caso lo scopo è radicarsi nella Conoscenza, che come abbiamo detto è un sinonimo si Coscienza.
In quest’ultimo caso non è necessario insistere fino alla scomparsa total dell’oggetto, è sufficiente che sbiadisca. Se poi ritornerà si rifà la tecnica, che ripetuta nel tempo vi rende sempre più consapevoli di essere la pura Conoscenza o Coscienza. Perciò qui il goal non è dissolvere un solo oggetto mentale, ma l’identificazione con l’intera mente, cioè col mondo degli oggetti.
Alcuni mi hanno detto di avere avuto difficoltà perché quando tornano all’oggetto dopo aver portato l’attenzione alla Coscienza/Conoscenza, apparivano loro molti altri oggetti mentali. In questo modo la tecnica non funzionerà. Dovete essere molto rigorosi e non distarvi con altre apparizioni. Un oggetto alla volta, non tutta la mente insieme.