la Coscienza è eterna, è Shiva, è il Sé

Sri Ramana Maharshi, dal Discorso 450

La signorina Umadevi, una donna polacca convertita all’induismo, chiese a Sri Bhagavan: “Tempo fa dissi a Sri Bhagavan di aver avuto una visione di Shiva prima della mia conversione all’induismo. Un’esperienza simile si è ripetuta a Courtallam. Queste visioni sono momentanee, ma sono piene di gioia. Vorrei sapere come renderle permanenti e continue. Senza Shiva non c’è vita in ciò che mi circonda. Sono così felice quando penso a Lui. Vi prego, ditemi come può la Sua visione diventare per me eterna.

[…]

M.: La visione di Shiva implica l’esistenza degli occhi per vedere, del buddhi (intelletto) che sta dietro la vista, del veggente che sta dietro il buddhi e la vista, e infine della Coscienza che sta alla base del veggente. Questa visione non è reale come la si immagina, perché non è innata, è separata da noi e non è diretta. È il risultato di diverse fasi successive di Coscienza. Di queste, soltanto la Coscienza non muta. Essa è eterna, è Shiva, è il Sé.