P. — Credo di non essere portato per l’abbandono. Domenica ho avuto una forte crisi, è emersa un sacco di rabbia, un forte stato nervoso che non riuscivo a controllare. Oggi ho provato a meditare un po’, ma è impossibile.
Questo stato è stato preceduto da un sogno. C’era una donna che si trovava in un posto squallido che emanava un forte fetore. Lei mi chiese, senza parlare, di portarla via da quel luogo.
Sergio — Ma il fetore è dell’ego e la donna è l’Atman.
La questione è che non puoi rinunciare all’Abbandono, perché l’Abbandono è la Liberazione stessa; mentre il non-abbandono è il regno dell’ego e della sofferenza.
Per poter Abbandonare tutto, devi riconoscere che Tutto è Dio.
Perciò, a meno che tu non abbia rinunciato alla liberazione, devi sforzarti di vedere che Tutto è Dio e abbandonarti a Quello.
Chi si arrabbia e dice che non va bene è l’ego. Devi provare con più convincimento. Pochi ce la fanno proprio perché lo sforzo dell’ego non basta. L’ego non ha la forza di uccidere se stesso. Quando sente arrivare la sua fine prova terrore di morire, e oppone resistenza. Questa resistenza è ciò che ti sta capitando adesso. Sono l’Amore, che è della natura del Divino, ha il potere di traghettarti oltre.
Ricorda le ultime frasi con cui si conclude il capitolo 7 sull’Abbandono, tratto dal libro ‘Sii Ciò Che Sei’. Dice Ramana Maharshi:
“Per fare ciò, il distacco dev’essere molto forte. L’ardore nel farlo dev’essere uguale a quello dell’uomo che, tenuto sott’acqua, cerca di risalire in superficie per salvarsi vita”.
Il supremo distacco viene dall’Abbandono a Dio. Altrimenti è disciplina della mente e sarà malfermo; salterà non appena arriva un’ondata grossa che minaccia l’ego. Ciò che non salta è l’Amore, per questo è indispensabile sulla via per la Liberazione.
Il tuo dev’essere lo sforzo di Amare e Amare, Amare e Amare, fin quando non riesci ad abbandonarti completamente e incondizionatamente a Dio!
Questa è la tua crisi di manonasa, la dissoluzione definitiva dell’ego, senza possibilità che ritorni: il secchio è caduto nel pozzo e la corda è stata recisa. Ecco spiegato il tuo stato di rabbia: è la ribellione del tuo ego a manonasa.
P. il giorno dopo — Ho fatto ancora brutti sogni: ero in vacanza e mi trovavo in un posto dove non c’era assolutamente nulla. Ero disperso in mezzo al mare e c’era solo una piccolissima isola a qualche miglio. Provavo una forte paura, era un luogo desolato.
S. — Si tratta sempre della crisi di manonasa. “Non c’era assolutamente nulla” è come l’ego vede l’oltre la mente. Quando si tenta di abbandonarsi completamente al Divino e ci si avvicina alla possibilità di varcare la soglia di manonasa, si sente di non avere più appigli, com’essere dispersi in mezzo al mare (che non a caso è preso a simbolo dell’Assoluto), con forte paura e senso di desolazione.
Il senso di desolazione che provi indica che non hai maturato sufficiente bhakti (devozione a Dio); quindi, quando arriva il momento in cui solo la bhakti può farti avanzare, rimani bloccato e sembra che tu sia regredito e abbia perso tutte le conquiste ottenute nella tua sadhana.
Come puoi superare questa impasse?
Crea un dialogo duale interiore con Dio. Fa’ in modo da sentirLo sempre presente dentro di te come un Amico, Maestro, Padre, che ti conosce e ti comprende. Digli tutto di te: le tue difficoltà, le paure, i dubbi… Lascia che ti veda continuamente e cerca di rimanere continuamente in contatto con Lui. Quando ti scopri a parlare con te stesso, interrompi e parla con Dio; così sostituirai l’ego con Dio. Prega e prega Dio affinché ti aiuti ad abbandonarti completamente a Lui e a superare la soglia di manonasa.
Così facendo dai la possibilità al Divino che è in te, e che è il vero TU, di aver voce e possibilità di mostrarsi. Ci sarai tu come ego e il Divino, invece di esserci tu come ego che dialoga con la mente.
È la via dei bhakta. Annapurna si è realizzata così. Quando la relazione duale con Dio sarà divenuta profonda, intima, intensa e ininterrotta, si trasformerà nel samadhi. Allora avrai una reale possibilità di varcare la soglia di manonasa e dissolvere l’ego per sempre.
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