Dai Satsangha di Francis Lucille
Partecipante: — Si può essere illuminati senza che la mente lo sappia?
Lucille: — Sì, perché i segni dell’illuminazione non sono necessariamente visibili subito alla mente. All’inizio può non essere consapevole dell’illuminazione perché possono non esserci ancora tracce della sua destrutturazione. Ne diventa consapevole in una fase successiva, quando i segni della destrutturazione sono visibili in tutti i campi dell’esistenza.
A un certo punto la mente si accorge di essere diventata di nuovo come un bambino: libera e felice. Ma questi segnali vengono dopo. Per la mente, all’inizio, l’illuminazione è un ‘non-evento’. Vi sono dei casi in cui vi è una grande esplosione, un punto di non ritorno, ma non necessariamente l’illuminazione avviene in questo modo. Se sei venuto qui con un sincero desiderio di verità, riconoscibile solo nel tuo cuore, allora l’illuminazione o è già avvenuta o è imminente. La mente lo verrà a sapere gradualmente, quando si accorgerà della distruzione dei vecchi schemi di paure e desideri.
Partecipante: — Io non mi sento illuminato e nemmeno vicino all’illuminazione.
Lucille: — La persona che non si sente illuminata né vicino all’illuminazione non potrà mai essere illuminata, né non illuminata, né vicina all’illuminazione e né lontana da essa. Tale entità esiste soltanto come pensiero o sensazione ‘io’. Il pensiero e la sensazione ‘io’ appaiono nell’illuminazione, che è sempre presente; pur tuttavia hanno la capacità di velare l’illuminazione temporaneamente e apparentemente. Questa capacità di velare la verità è chiamata Maya.