Il realizzato sente di essere la Realtà universale. Quello che avviene attraverso la propria forma non è che un’espressione della Realtà universale. Non pensa: “Io ho fatto questo. Io ho fatto quello” riferito a un io individuale… La sua identità è la Realtà universale e al tempo stesso La contempla, sia nell’aspetto immanifesto trascendente sia in quello manifesto.