L’amore è una cosa meravigliosa, ma quando si vuole accedere all’Uno stabilmente, prima di ogni altra cosa è l’ACCETTAZIONE TOTALE. L’aspirante sa di essere Uno, attraverso l’insegnamento e avendolo egli stesso vissuto in molte esperienze dirette, ma ora è determinato ad entrare definitivamente nell’Unità. Qui è fondamentale l’ACCETTAZIONE TOTALE.
Se ad esempio ha una paura, non l’affronta con tecniche di mind clearing, ma semplicemente si apre e l’accetta, e quella paura può stare lì quando vuole: tutto il tempo necessario perché venga trascesa e quindi sussunta nell’Uno.
Questo tipo di purificazione avviene anche dopo la realizzazione, quando il samadhi è già stabile; ovviamente i movimenti di purificazione durano sempre di meno.
Per comprendere il significato profondo di ACCETTAZIONE TOTALE, dovreste considerare che quando si dice “la Realtà è esattamente ciò che è”, si intende sì la Realtà spirituale trascendente l’illusione, ma anche il momento presente esattamente così com’è. Infatti solo accettando il mutevole momento presente esattamente così com’è si può rimanere stabili nella Realtà spirituale immutabile. Se si oppone una resistenza, essa creerà immediatamente un’identità separata e ci ribalterà nella dualità. Diceva Morihei Ueshiba, il padre dell’Aikido (la via dell’unificazione al ki), “Il punto in cui opporrai resistenza sarà il perno su cui ti ribalterai”.
Per comprendere ciò che intendo per samadhi dovreste considerare che non mi riferisco alla trace samadhica, ma allo stato unitivo interiore che rimane stabile anche mentre si agisce, si pensa, si parla ecc. Sul samadhi rimando al post ‘Esperienza diretta temporanea e stabile realizzazione’.