la via verso l’assoluta immobilità dell’essere

— Caro Sergio, il confine tra il contemplare il Sé e il divenire Uno col Sé è diventato molto sottile. Ma alcune volte c’è come un richiamo della mente che mi riporta a pensare quali strategie utilizzare per le malattie di mia suocera. Oppure riappaiono vecchi contenuti che scompaiono subito.

— Stai procedendo bene. Quando stai nell’Essere è tutto UNO, ed è tutto al tempo presente. Questa è la base. Poi, su questa base, vi sono vari tipi di assorbimento ed esperienze possibili: Savikalpa, Nirvikalpa, varie gradazioni di Vuoto, varie intensità di beatitudine e di amore…

Yogeshwar considera che la capacità di entrare nel Sé a volontà sia il primo livello di stato stabile. Poi la realizzazione va verso un approfondirsi. Diviene sempre più difficile distrarsi dal Sé e la mente che sostiene l’illusione continua a disgregarsi, fino ad arrivare all’assoluta immobilità dell’Essere.

Ho una sorella spirituale stabile nel Sé, con kundalini completamente liberà, nessun chakra chiuso. Ogni giorno è un film nuovo. In questa fase sta soprattutto vivendo, e quindi consumando, impressioni astrali e causali, inframmezzate da ritorni a varie gradazioni di Vuoto. Tutta questa fase è una purificazione.

Non contare quando sei distratto da qualche vasana della mente, conta quante volte rientri nel Sé.