Vi è un passo di ineffabile bellezza in Romeo e Giulietta – ricordato da Diego Fusaro nella critica al ‘do ut des’ (ti do affinché tu mi dia) della società capitalistica mercificante – in cui Giulietta ci insegna come la passione amorosa possa mantenersi donativa, anziché egoistica, e sbocciare così nel samadhi. È un insegnamento che dovreste utilizzare con i vostri allievi nel guidare l’energia sessuale. Il segreto è: “Lo/la desideri? Ama di più e di più e di più…!”.
SCENA DEL BALCONE:
Romeo: Vuoi dunque lasciarmi così mal soddisfatto?
Giulietta: E qual soddisfazione potresti avere tu, stanotte?
Romeo: Lo scambio del voto fedele del tuo amore insieme al mio.
Giulietta: Ti ho già dato il mio prima ancora che fossi tu a chiederlo, eppure mi piacerebbe che il momento di dartelo non fosse già passato.
Romeo: Vorresti forre riprendertelo? E perché amore mio?
Giulietta: Solo per poter essere prodiga e dartelo di nuovo. Eppure altro non desidero se non ciò che già possiedo: la mia generosità è davvero senza limiti, come il mare, e come il mare il mio amore è profondo. E più te ne do più ne ho per me, perché entrambi sono infiniti…. Sento una voce dal dentro. Addio amore mio… Vengo subito, mia buona balia…