le cinque parole chiave

Ecco le parole che indicano lo Stato di Liberazione:

1. Imperturbabilità. È la parola che mi pace di più, è quel luogo dove niente e nessuno può più disturbarvi. Anche se qualcuno volesse uccidervi, come può turbarvi? Siete eterni!…

2. Assenza di desiderio. La causa di ogni perturbazione della mente è ‘desiderare’. È il desiderare che ci imprigiona in questo mondo tremendo in cui siamo bloccati. Mirate all’assenza di desideri, mirate a rilasciare tutti i desideri.

3. Assenza di sforzo. Provate a muovervi in uno stato sempre più privo di sforzo. Man mano che vi identificate col vostro Sé infinito, le cose inizieranno ad arrivare senza sforzo. Come vi ho spesso detto, tutto ciò che sembra impossibile, non importa quanto sembri impossibile, diventa immediatamente possibile quando avete rilasciato completamente ogni pensiero e emozione su quella cosa, e saprete di averli rilasciati completamente quando non ve ne importa più nulla [se conoscete la biografia di Lester saprete che tutto ciò che dice proviene dalla sua esperienza diretta].

4. Non azione. La sensazione di non agire e di non essere colui che fa vi fa andare verso l’assenza di sforzo e verso l’osservare ciò che accade in maniera neutrale.

5. Osservare. Sedetevi e siate osservatori imparziali di tutto, e quando arrivate in cima al processo sarà tutto al posto giusto, questo è quello che accadrà.

Queste sono le cinque parole chiave per definire lo Stato di Liberazione.

Lester Levenson

* * *

NOTA DI SERGIO

Dal punto di vista della sadhana io enfatizzo l’OSSERVARE. L’osservare farà emergere l’osservatore (the seer), allora l’osservare si rovescerà prevalentemente sull’osservatore anziché verso l’osservato (il dimorare), e poi diverrete l’osservatore. Quando la vostra identità si sarà trasferita completamente e incondizionatamente nell’osservatore, tutti gli altri punti verranno da sé naturalmente.